Cosa sappiamo sul vaccino Johnson and Johnson: come funziona, per chi è indicato, quali sono gli effetti collaterali e i sintomi da segnalare al medico dopo la vaccinazione.
Dopo lo stop al vaccino AstraZeneca agli under 60, molti guardano al vaccino Johnson and Johnson, il quarto vaccino contro il Covid arrivato in Italia. Il nodo principale riguarda la tecnologia. Come AstraZeneca, il vaccino in questione è un vaccino a vettore virale. Molti temono che anche questo possa causare reazioni avverse gravi, come i casi di trombosi. I casi che hanno portato allo stop ad AstraZeneca. Johnson and Johnson però non è stato vietato agli under 60: andiamo a vedere allora per chi è indicato e quali sono i dati sull’efficacia del vaccino.
Come funziona il vaccino Johnson and Johnson
Come abbiamo visto, J&J è un vaccino a vettore virale. In poche parole si procede con la somministrazione di un virus (ovviamente innocuo) che trasporta le informazioni per la produzione della proteina del Covid, la proteina Spike, quella che scatena l’infezione. Il virus (adenovirus) arriva nel nucleo delle cellule dove rilascia le informazioni genetiche sulla proteina Spike. L’organismo, sollecitato da un virus non nocivo, attiva la risposta immunitaria in grado di reagire in caso di effettiva infezione.
La peculiarità del vaccino Johnson and Johnson è che è un vaccino monodose. A differenza di Moderna, Pfizer e AstraZeneca per completare il ciclo di vaccinazione basta una sola dose.
Per chi è indicato
In linea generale, sin dal momento dell’approvazione, il vaccino J&J è indicato nelle persone dai 18 anni in poi. In Italia il vaccino va somministrato preferenzialmente alle persone di età pari o superiore ai 60 anni.
L’efficacia del vaccino
Per quanto riguarda l’efficacia, gli studi parlano di un’efficacia del 66,9% nel prevenire lo sviluppo da moderato a grave della malattia nei soggetti di età pari o superiore ai 18 anni. L’efficacia cala lievemente a distanza di 28 giorni dalla somministrazioni del vaccino. Per quanto riguarda la difesa dalle forme gravi della malattia, l’efficacia del vaccino arriva quasi al 77% nei primi 14 giorni e supera l’85% dopo 28 giorni.
Johnson and Johnson e i casi di trombosi
Per quanto riguarda gli effetti collaterali, quelli lievi sono quelli noti: indolenzimento, un senso di spossatezza, dolore nella zona della vaccinazione.
Inoltre, dopo la somministrazione del vaccino Johnson & Johnson sono stati registrati rarissimi casi di coaguli di sangue correlati a bassi livelli di piastrine. I rari casi, come per AstraZeneca, hanno interessato principalmente le donne di età inferiore ai 60 anni.
I sintomi da segnalare al medico
I sintomi da segnalare al medico nel caso in cui si manifestassero nei giorni successivi alla vaccinazione sono:
mal di testa forte e persistente
problemi alla vista
formazione di lividi in zone del corpo diverse da quella della somministrazione del vaccino
problemi respiratori
gonfiore alle braccia o alle gambe
dolore addominale
– l’aggiornamento delle informazioni sul vaccino, alla luce di quanto finora noto;