La copertura dei tre vaccini contro il contagio crolla a distanza di sei mesi: il vaccino più efficace contro la variante Delta del Covid.
Una ricerca condotta dal Public Health Institute di Oakland, dal Veterans Affairs Medical Center di San Francisco e dall’University of Texas Health Science Center e pubblicata su Science ha analizzato i dati sull’efficacia dei vaccini contro il Covid a distanza di sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale e ha tirato un primo bilancio su quello che sarebbe il vaccino più efficace contro la variante Delta tra Pfizer, Johnson & Johnson e Moderna, i tre vaccini più diffusi.
Efficacia dei vaccini cala dopo sei mesi
Partiamo dalle evidenze. L’Istituto Superiore di Sanità, nel ribadire l’importanza della somministrazione della terza dose, ha evidenziato come i vaccini siano meno efficaci contro il contagio a sei mesi di distanza dalla vaccinazione. Un calo registrato in tutte le fasce di età e a prescindere dal vaccino ricevuto.
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Il vaccino più efficace contro la variante Delta del Covid
La ricerca pubblicata su Science prende in considerazione l’efficacia dei vaccini contro la variante Delta del Covid, che è ormai da tempo la variante predominante.
Quando la variante Delta ha iniziato a diffondersi negli Usa, Moderna era efficace all’89% circa, Pfizer all’87% circa e Johnson & Johnson all’86% circa. I tre vaccini erano altamente efficaci con differenze di fatto minime.
A distanza di sei mesi lo scenario si è rivoluzionato. Tutti e tre i vaccini hanno fatto registrare un crollo dell’efficacia per quanto riguarda la capacità di prevenire l’infezione.
Moderna si è dimostrato il vaccino più efficace contro la variante Delta ma l’efficacia è scesa al 58%. L’efficacia di Pfizer è scesa al 43% circa e quella di Johnson & Johnson è crollata al 13%.
A fare notizia è soprattutto il crollo dell’efficacia del vaccino J&J, ma va detto che i dati sembrano trovare conferme nel vissuto. In Italia, proprio di fronte ad un calo dell’efficacia, la somministrazione della dose aggiuntiva è stata raccomandata anche ai vaccinati con il vaccino monodose Johnson and Johnson. E in Germania sembra che molti dei contagiati tra i vaccinati abbiano ricevuto proprio J&J.
L’efficacia nel prevenire il decesso
La buona notizia è rappresentata dal fatto che anche a distanza di sei mesi dalla somministrazione, i vaccini risultano efficaci contro i decessi e nel prevenire forme gravi di malattia. Anche a sei mesi di distanza quindi i vaccinati hanno un rischio di esito fatale nettamente inferiore rispetto ai non vaccinati.