Vaiolo delle scimmie in Italia: il ministero della Salute allo scoperto

Vaiolo delle scimmie in Italia: il ministero della Salute allo scoperto

Il ministero della Salute rassicura: la situazione epidemiologica in Italia è monitorata e sotto controllo.

L’Italia affronta con cautela l’emergenza globale legata al vaiolo delle scimmie (Mpox), recentemente dichiarata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Dopo la notizia della nuova e letale variante, e onostante la dichiarazione di emergenza e la scoperta del nuovo ceppo fuori dall’Africa, le autorità italiane confermano che la situazione nel paese è attualmente sotto controllo.

Vaiolo delle scimmie: la situazione in Italia

Secondo Mara Campitiello, responsabile del Dipartimento della Prevenzione del Ministero della Salute, l’Italia non ha registrato casi del nuovo ceppo (clade I) di Mpox, la variante più pericolosa del vaiolo delle scimmie. L’emergenza globale dichiarata ieri dall’OMS non ha quindi avuto impatti significativi nel paese. Il ministero sta intensificando la sorveglianza e la rete diagnostica per prevenire eventuali futuri focolai. Le autorità sanitarie sono in contatto continuo con gli organismi internazionali per aggiornare e implementare strategie di contenimento efficaci, garantendo che la scorta di vaccini sia adeguata e distribuendo nuove linee guida alle regioni.

Richiesta di autorizzazione per adolescenti

In risposta all’emergenza globale, l’azienda danese Bavarian Nordic ha richiesto all’Agenzia Europea per i Medicinali (Ema) l’autorizzazione per somministrare il vaccino contro Mpox anche agli adolescenti tra i 12 e i 17 anni. Attualmente, il vaccino è approvato solo per adulti, ma la domanda è stata motivata dall’alta incidenza della malattia tra i giovani in Africa. Bavarian Nordic ha fornito studi che dimostrano la sicurezza e l’efficacia del vaccino negli adolescenti, con circa 500.000 dosi disponibili e la capacità di aumentare la produzione fino a 10 milioni di dosi entro il 2025.

Ecdc e raccomandazioni per l’Europa

Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) prevede un’alta probabilità di casi importati di Mpox in Europa, sebbene il rischio complessivo per la popolazione generale sia considerato basso. L’Ecdc suggerisce ai paesi europei di rafforzare la preparazione e la sorveglianza per gestire potenziali focolai, con particolare attenzione ai contatti stretti dei casi importati. L’Italia, come gli altri paesi europei, continua a monitorare la situazione e a prepararsi a eventuali cambiamenti nel quadro epidemiologico.