Nella mattinata di lunedì 20 marzo è stato trirovato il corpo senza vita della sciatrice svedese dispersa.
Due sciatrici sono state travolte da una valanga in val Veny, sopra Courmayeur, durante una discesa in fuoripista in Valle d’Aosta: entrambe sono morte. Le due ragazze facevano parte di una comitiva di quattro free-rider arrivati della Svezia.
Gli sciatori svedesi erano impegnati nel canale degli Spagnoli, in fondo alla vallata molto ripido amato dagli sciatori di sci estremo. Le due ragazze sono state prese in pieno dalla massa di neve piombata a valle. Il corpo di una delle due è stato subito trovato ed è stato vano il tentativo di rianimarla, morta a causa di un politrauma. L’altra invece è stata trascinata a valle per almeno 400 metri, è stata sepolta dalla neve e il corpo è stato recuperato solamente nella mattinata di lunedì 20 marzo.
La pericolosità del tratto
Le ricerche della seconda sciatrice, inizialmente data per dispersa, erano riprese questa mattina e sono state condotte dal Soccorso alpino valdostano e dalla guardia di finanza di Entreves, a cui sono affidate le indagini per ricostruire l’accaduto. A causa delle condizioni meteo di assenza di visibilità l’elicottero non ha potuto raggiungere la zona quindi sono partite le squadre a piedi e hanno soccorso i due ragazzi superstiti e illesi che erano riusciti a evitare la valanga e avevano lanciato l’allarme.
Il pericolo di altre valanghe ha rallentato le operazioni di soccorso. Nel frattempo vanno avanti le indagini perché domenica il pericolo valanghe nella van Veny era “marcato” 3 su 5 nella scala e il bollettino della regione Valle d’Aosta metteva in allerta: “le escursioni e le discese fuori pista richiedono esperienza nella valutazione del pericolo”.
“Il canale degli Spagnoli non è vietato, ma è sconsigliato. Viene sceso poche volte, non è molto frequentato rispetto ad altri canaloni, è molto ripido e ci sono pericoli oggettivi” ha detto il responsabile del soccorso alpino valdaostano della stazione di Courmayer. Proprio in quel canale nel febbraio del 2019 quattro sciatori furono travolti e uccisi da una slavina.