Valditara, novità sulla scuola: aumento in busta paga. Ecco per chi

Valditara, novità sulla scuola: aumento in busta paga. Ecco per chi

Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha annunciato alcune novità sulla scuola che riguardano insegnanti, strutture e alunni.

A margine di un evento a Bari, il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha annunciato importanti novità per le scuole. Alcune di esse riguardano aumenti in busta paga per gli insegnanti mentre altre osservazioni hanno riguardato le strutture scolastiche e l’ormai famosa querelle relativa al numero di studenti italiani e stranieri negli istituti.

Giuseppe Valditara

Valditara, l’aumento in busta paga

Intervenuto nel corso dell’evento ‘Valore Italia’, organizzato dalla Lega a Bari, il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha commentato alcuni temi caldi relativi al mondo scuola nel nostro Paese. Nel dettaglio, il politico si è soffermato sulle novità presenti nell’ultima legge di Bilancio.

“Nell’ultima legge di Bilancio abbiamo messo soldi importanti, quindi ai 124 euro al mese che abbiamo dato nel passato contratto aggiungeremo altri circa 160 euro al mese per i docenti“, ha detto annunciando l’aumento in busta paga per gli insegnanti.

Strutture e tetto studenti stranieri

Affrontando, invece, altre tematiche, ed in particolare le strutture e il loro mantenimento: “Il problema del mantenimento delle scuole è degli enti locali, noi abbiamo stanziato più di cinque miliardi di euro per l’intero sistema scolastico italiano, cifra mai vista prima, di cui tre miliardi e 900 milioni con i fondi del Pnrr e un miliardo trovati da noi all’interno del bilancio del ministero”, ha precisato Valditara.

Altro argomento scottante, quello del numero di studenti italiani e stranieri negli istituti: “Vogliamo l’inclusione degli stranieri non vogliamo le classi ghetto. Ci dedicheremo al potenziamento dell’italiano e della matematica per quegli stranieri che sono nei rendimenti scolastici o nella conoscenza della lingua italiana alle prime armi o in grave ritardo purtroppo. Questo vuol dire fare una politica dell’inclusione, il resto sono soltanto chiacchiere”.