“Valditara dimettiti”, Meloni interviene dopo le intimidazioni: “Gesto inaccettabile”

“Valditara dimettiti”, Meloni interviene dopo le intimidazioni: “Gesto inaccettabile”

Scritte anarchiche contro Valditara: il dibattito sul patriarcato si infiamma e Giorgia Meloni interviene immediatamente, ecco cosa ha detto.

Le mura del Ministero dell’Istruzione sono state deturpate il 20 novembre con scritte intimidatorie e simboli anarchici, inclusa una stella a cinque punte. Sebbene gli autori del gesto restino ignoti, il collegamento con le recenti dichiarazioni del ministro Giuseppe Valditara appare evidente e, proprio per questo motivo, Giorgia Meloni è intervenuta.

Scritte contro Valditara: Meloni costretta ad intervenire

Tra le voci più critiche, spicca quella di Elena Cecchettin, sorella di Giulia, vittima di femminicidio. Durante un evento in memoria della sorella, Elena ha condannato le dichiarazioni di Valditara, accusando il governo di strumentalizzare temi delicati: “Forse, se invece di fare propaganda si ascoltasse, non continuerebbero a morire centinaia di donne ogni anno”.

Le parole della Cecchettin riflettono un malcontento diffuso, che vede il ministro accusato di affrontare temi complessi con semplificazioni che rischiano di alimentare le divisioni.

La difesa di Giorgia Meloni: ecco cosa ha scritto sui social

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è intervenuta in difesa di Valditara, condannando con fermezza l’atto vandalico. Su X (ex Twitter), Meloni ha dichiarato: “Le scritte intimidatorie e i simboli anarchici comparsi sul Ministero dell’Istruzione sono un gesto vile e inaccettabile. Piena vicinanza al ministro Valditara, sicura che il suo impegno non sarà fermato da queste provocazioni”.

Le dichiarazioni della premier evidenziano la volontà di non cedere a quelle che definisce “provocazioni”, ribadendo il sostegno al ministro nel portare avanti la sua agenda politica.

Mentre le indagini sull’atto vandalico proseguono, il caso Valditara sottolinea la difficoltà di un dialogo costruttivo su temi delicati come il patriarcato, violenza di genere e l’immigrazione clandestina.