Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara è pronto al piano per l'”educazione alle relazioni” nelle scuole. L’annuncio.
Potrebbe esserci una svolta importante in Italia a seguito dell’ennesimo caso di omicidio ai danni di una donna. La vicenda legata alla morte di Giulia Cecchettin ha generato grande amarezza ma anche alcune iniziative. In tal senso sarebbe pronto il piano Valditara, con il ministro dell’Istruzione e del Merito pronto ad avviare un percorso di “educazione alle relazioni” nelle scuole.
Valditara, il piano per l’educazione alle relazioni
Non solo l’iniziativa per il minuto di silenzio per ricordare Giulia Cecchettin nelle scuole previsto per martedì, il Ministro Valditara vuole di più ed è pronto con un piano ad hoc per l'”educazione alle relazioni” nelle classi.
Ancora mancano i dettagli, ma secondo quanto anticipato da Repubblica, il piano del Ministro consiste in un’ora di educazione alle relazioni in classe, in orario extracurricolare per tre mesi l’anno.
In tal senso avverranno degli incontri con la presenza degli studenti e dei docenti ma anche di psicologi, avvocati e assistenti social. A loro si aggiungeranno dei testimonial, magari personaggi noti del mondo dello spettacolo e dello sport.
Le parole del Ministro
Come sottolineato dall’Ansa, Valditara ha commentato la sua idea: “Invierò a tutte le scuole italiane un invito a rispettare un minuto di silenzio nella giornata di martedì in onore di Giulia e di tutte le donne abusate e vittime di violenze”, ha detto in merito all’iniziativa di martedì nelle scuole.
E sul piano di educazione: “Il piano ‘Educare alle relazioni’ è frutto di un lavoro accurato del ministero all’insegna di un confronto ampio e di un pluralismo di apporti”.
Il progetto sperimentale ruota intorno a una serie di frasi, anticipate dal giornale romano: “Un no è un no, un vestito non è un invito, le parole sono pietre, innamorata è un modo di dire, non rinunciare a denunciare”. Alla fine degli incontri, studenti e insegnanti dovranno redigere un testo e inviarlo al ministero dell’Istruzione e del Merito.