Il soggetto emittente è fondamentale per determinare la validità degli Euro Scritturali
La validità degli Euro Scritturali è riconosciuta soltanto quando l’emittente è una banca. L’ultima parola è della Banca d’Italia.
Creare Euro attraverso un atto di volontà manifestato per iscritto: è possibile?
E’ notizia recente che sulla rete si sia diffusa la convinzione che con un semplice atto scritto inviato tramite Posta Elettronica Certificata al proprio creditore, un cittadino europeo possa creare valuta da utilizzare per pagare i propri debiti. La valuta creata con questo processo è detta Euro Scritturale.
Questo tipo di valuta contabile fu effettivamente utilizzata dalle banche negli anni appena precedenti all’entrata in vigore dell’Euro come moneta cartacea. All’epoca le banche furono autorizzate ad aprire conti in Euro ed effettuare transazioni in Euro anche se la moneta non era ancora concretamente nelle tasche dei cittadini dell’Unione.
Invocando l’applicazione dell’articolo 3 della Costituzione Italiana il Dottore in Legge Marco della Luna ha affermato che concedere ad alcuni soggetti e non ad altri la facoltà di creare moneta sia eticamente scorretto. Ha invitato quindi i cittadini Italiani a cominciare ad emettere Euro Scritturali attraverso la compilazione di un modulo cartaceo che rechi scritto, in breve “Con questo scritto attesto di aver versato 100 Euro di mia creazione nelle casse del mio creditore”.
La validità degli Euro Scritturali: l’ultima parola alla Banca d’Italia
Per quanto balzana possa sembrare, l’idea appena esposta si è diffusa a macchia d’olio, tanto da indurre la Banca d’Italia ad emettere una circolare con cui fare le dovute chiarificazioni.
Il primo punto fermo messo in evidenza nella circolare è che soltanto la BCE è in grado di emettere moneta legale. Si intende per moneta legale una moneta in grado di estinguere obbligazioni. Questo perché l’emissione di moneta da parte della BCE rispetta determinate norme procedure che garantiscono la stabilità del suo valore nel tempo.
Si specifica inoltre che la creazione di valuta scritturale destinata a servizi di pagamento è riservata solo a banche, istituti di pagamento e istituti di moneta elettronica. Questi soggetti sono sottoposti alla vigilanza costante della Banca d’Italia che assicura un sano e prudente esercizio di questo diritto.
Poco più avanti si mette in guardia i cittadini affermando che le iniziative di creazione autonoma di moneta scritturale sono prive di fondamento giuridico e i creditori non possono accettare questo tipo di moneta.