Vallanzasca, clamoroso: i giudici accolgono il reclamo della difesa

Vallanzasca, clamoroso: i giudici accolgono il reclamo della difesa

Il Tribunale ha accolto il reclamo della difesa di Renato Vallanzasca, permettendo all’ex boss di trasferirsi in una comunità di cura.

Renato Vallanzasca, noto ex boss della malavita milanese, potrà trascorrere del tempo in una comunità di cura fuori dal carcere. Questa decisione del Tribunale della Sorveglianza di Milano arriva dopo un lungo iter giudiziario, culminato con un’udienza in cui gli avvocati di Vallanzasca hanno presentato nuove prove mediche. Secondo il team medico del carcere di Bollate, dove Vallanzasca è detenuto, l’ambiente carcerario è inadatto a fornire le cure necessarie per le sue condizioni di salute. Vallanzasca, infatti, soffre di un grave decadimento neurologico e cognitivo da oltre quattro anni.

Gli avvocati hanno sostenuto che l’aggravarsi delle sue condizioni di salute è incompatibile con la permanenza in carcere, e che esistono strutture terapeutiche esterne in grado di fornire l’assistenza adeguata. Il tribunale ha accolto queste argomentazioni, permettendo a Vallanzasca di essere trasferito in una comunità di cura.

Le condizioni di salute di Vallanzasca

Il decadimento neurologico e cognitivo di Renato Vallanzasca è stato documentato dal team medico del carcere di Bollate, che ha evidenziato la necessità di un ambiente più adeguato per il suo trattamento. I medici hanno sottolineato che il carcere non è in grado di fornire il livello di cure richiesto per la sua patologia. In particolare, Vallanzasca, ora 74enne, soffre di una forma avanzata di demenza che richiede un ambiente residenziale protetto.

La decisione del Tribunale di Sorveglianza segna un passo significativo verso una migliore gestione delle condizioni di salute di Vallanzasca. L’obiettivo è non solo quello di fornire le cure necessarie, ma anche di rallentare il decorso del declino cognitivo attraverso un ambiente terapeutico adeguato. La data del primo ingresso nella comunità di cura sarà concordata tra le parti coinvolte.

Accolta la richiesta

Gli avvocati hanno accolto con favore la decisione, sottolineando che essa apre la strada a ulteriori permessi che potrebbero migliorare significativamente la qualità della vita del loro assistito. I magistrati non hanno trovato motivi contrari al trasferimento in comunità, inclusi potenziali rischi per la sicurezza. Questo permette a Vallanzasca di ricevere le cure necessarie in un ambiente più idoneo rispetto al carcere.

Con questa decisione, il tribunale ha dimostrato una maggiore sensibilità verso le necessità terapeutiche dei detenuti affetti da gravi condizioni di salute, ponendo l’accento sull’importanza di un trattamento adeguato anche per coloro che si trovano in regime di detenzione.