Il Generale Roberto Vannacci ha commentato il caso legato alla giornalista Cecilia Sala, detenuta nel carcere di Evin in Iran.
Sempre piuttosto discusso per le sue dichiarazioni, Roberto Vannacci ha fatto parlare di sé anche in queste ore. Il Generale ha commentato la situazione legata alla giornalista Cecilia Sala, detenuta in Irana dal 19 dicembre 2024 e lo ha fatto auspiacandosi la sua liberazione ma anche pungendola su alcuni temi.
Vannacci commenta il caso Cecilia Sala
L’europarlamentare leghista Roberto Vannacci ha commentato la vicenda della giornalista Cecilia Sala, detenuta a Evin, in Iran. Le parole del Generale, riprese anche da Il Fatto Quotidiano e mostrato in alcuni video sui social arrivano prima di incontrare ad Arezzo Sandro Mugnai, un uomo accusato di omicidio volontario per aver ucciso il vicino che gli demoliva la casa con una ruspa.
“Penso che la signora Sala era sicuramente al corrente dei rischi ad andare a operare in un paese come l’Iran”, ha detto Vannacci. “Secondariamente mi auguro che la nostra diplomazia riporti a casa la nostra concittadina, ogni nostro concittadino ha sempre la tutela, qualsiasi cosa abbia fatto”.
L’affondo
Al netto del desiderio e della speranza di rivedere la Sala in Italia, Vannacci ha però fatto un piccolo affondo verso la giornalista: “Sono un po’ rammaricato delle parole che Cecilia Sala diceva nei confronti dei nostri marò, quando si trovavano nella sua stessa condizione e lei auspicava che rimanessero in India e fossero giudicati dall’India”.
Roberto Vannacci critica Cecilia Sala mentre lei è in ostaggio in Iran. Quando al silenzio stampa si preferisce la campagna elettorale sulla pelle di chi da 17 giorni è chiuso in cella di isolamento, in condizioni disumane. pic.twitter.com/DVG3XORuk6
— Marco Fattorini (@MarcoFattorini) January 5, 2025
La situazione di Cecilia Sala in Iran
Intanto da Teheran arrivano novità sul caso della donna. “L’arresto di Cecilia Sala per ‘violazione delle leggi islamiche’, “non ha nulla a che fare” con la vicenda di Mohammad Abedini Najafabadi”. Ad affermarlo sarebbe stato, come riportato dall’agenzia Tasnim, il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei, che ha risposto alla domanda sulla presunta correlazione tra la detenzione del cittadino iraniano in Italia su richiesta statunitense, e l’arresto di Sala a Teheran.