Il generale Roberto Vannacci pensa alla candidatura alle Europee e ha le idee chiare su quali soldi utilizzare per la campagna.
Dopo essere stato nominato capo staff dello Stato Maggiore del Comando delle forze operative terrestri, il generale Roberto Vannacci torna a parlare e lo fa a Il Fatto Quotidiano con diversi passaggi non solo in merito al sui libro ‘Il mondo al contrario’, ma anche sulla possibilità di candidarsi alle prossime elezioni Europee.
Vannacci, il libro e il pensiero condiviso
Ha le idee chiare Vannacci quando gli si chiede qualcosa a proposito del successo del suo libro: “Circa 230mila in formato cartaceo. Si stima che circa 800mila copie girino col Pdf crackato”, ha detto a proposito dell’opera ‘Il mondo al contrario’.
E in tal senso, il generale è sicuro: “Credo che una buona fetta della società si ritrovi in quello che esprimo. Quando vado in giro molte persone si vengono a complimentare, mi dicono di andare avanti, di non mollare, di non tornare indietro. Persone di tutti i tipi: umili, benestanti, ex militari, operai. La maggioranza è discriminata dalle minoranze che cercano di prevaricarla. Quando i delinquenti sembrano più tutelati dei cittadini onesti, quando chi occupa le case può rimanere all’interno senza che il legittimo proprietario ne possa tornare padrone, quando i graffitari possono imbrattare le città”.
La candidatura alle Europee
Anche per questa certezza di avere del seguito e di avere una parte della società dalla sua, in merito alle ipotesi di una candidatura alle prossime Europee, il generale non si tira indietro: “Potrei farci un pensierino”.
E a quanto pare è molto più di questo. Vannacci sta già pensando a come finanziare la sua candidatura e campagna elettorale: “Sono un soldato. Ma se decidessi di candidarmi userei il denaro che ho a disposizione, i finanziamenti di chi mi dovesse appoggiare e i proventi del libro“.