Roberto Vannacci tra Lega e un suo partito: le ipotesi
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Direttore: Alessandro Plateroti

Il “fattore” Vannacci spaventa la Lega: ecco il piano del Generale

Roberto Vannacci

La Lega e Roberto Vannacci: il feeling c’è o si è spezzato? Il possibile piano del Generale che spaventa il partito di Salvini.

Si torna a parlare del rapporto tra Roberto Vannacci e la Lega. Un feeling che negli ultimi mesi è sembrato piano piano andarsi a spegnere a causa di alcune vedute diverse. Di recente, si sono moltiplicate le voci di un possibile partito fondato direttamente dal Generale e questa situazione non farebbe affatto felici i vertici attuali della Lega…

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Roberto Vannacci
Roberto Vannacci

Il “fattore” Vannacci spaventa la Lega

Ad analizzare la situazione legata alla Lega e a Roberto Vannacci è stata Dagospia nel suo Dagoreport. Secondo quanto si apprende “ad agitare gli umori all’interno della Lega non c’è solo il Congresso in Lombardia, che vede contrapposti il fedelissimo di Salvini, Luca Toccalini al capogruppo al Senato, Massimiliamo Romeo (favorito), con la partecipazione speciale del “dissidente” Cristian Invernizzi. A scuotere il Carroccio c’è il fattore Vannacci“.

In questo senso è stata spiegata la situazione: ora che lo zoccolo duro del partito, composta da Zaia, Fedriga e Fontana ha rivendicato la necessità di tornare alle radici padane, e ad occuparsi esclusivamente del Nord, incombe uno scomodo Generale che, invece, si sta occupando da tempo di parlare a quella parte di elettorato del centro-sud che si era lasciato “sedurre da Salvini nel progetto di una Lega nazionale”.

Chi sta dalla parte del Generale

Da qui, l’analisi di Dagospia arriva a spiegare meglio cosa faccia veramente paura alla Lega. Vannacci, di fatto, si sta rivolgendo ad “un elettorato sostanzialmente in sintonia con le battaglie anti-migranti e contro il politicamente corretto” e che soprattutto “si sente rappresentato dal ‘mondo al contrario'” el Generale.

In questo senso, questa parte di elettori guarderebbe sì con favore alla Lega ma senza condividerne “il nord-centrismo di certe battaglie, a partire dall’autonomia differenziata”.

Il quesito che Dagospia quindi si è posto riguarda il piano futuro di Vannacci: “Cambierà pelle alla Lega spostandola su posizioni ‘fascio-populiste’ lontane dal pragmatismo lombardo-veneto, oppure il militare finirà per prendere armi, bagagli ed elettori e fare un partito tutto suo?”.

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ultimo aggiornamento: 3 Dicembre 2024 10:12

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