Il Generale Roberto Vannacci ha avuto modo di parlare di un delicato tema, quello dei migranti. Il consiglio a Italia ed Europa.
Mai banale quando si tratta di dire la sua – vedasi il commento sul recente gesto di Elon Musk -, il Generale Roberto Vannacci è stato protagonista di una interessante intervista ad Affaritaliani nella quale ha parlato di migranti dando un consiglio alla Premier italiana Giorgia Meloni ma anche all’Ue. Stando al politico della Lega, si dovrebbe seguire un particolare modello che sta funzionando.
Vannacci e il problema migranti
Analizzando la situazione migranti in Italia, Roberto Vannacci ha sottolineato l’aumento degli sbarchi irregolari in Italia che, come evidenziato da Affaritaliani, in tre giorni sono stati come tutto gennaio 2024. In questo senso, il Generale ha portato un esempio potenzialmente utile al nostro Paese.
“L’approccio che Australia e Giappone hanno ormai da anni adottato e che ora sembra essere entrato nella prassi anche della nuova amministrazione USA sembra essere efficace. L’Australia con la strategia intransigente implementata dal Generale Campbell nel 2013 ha annullato i flussi immigratori irregolari pur mantenendo le porte aperte a tutti quelli che regolarmente vogliono andare a lavorare nel paese e ne hanno i requisiti e non è imputata in alcun tribunale internazionale per la violazione dei diritti umani”.
Il consiglio ad Italia ed Europa
Vannacci ha quindi poi chiamato in causa il recente episodio tra Trump e la Colombia: “La Colombia che ha cercato di rifiutare in prima battuta i rimpatri forzati dell’amministrazione Trump ha immediatamente fatto marcia indietro di fronte alla minaccia di nuovi dazi“.
Per Vannacci l’Europa dovrebbe fare lo stesso: “L’Europa spende in cooperazione internazionale circa 200 miliardi all’anno quasi tutti indirizzati ai paesi di origine dei flussi irregolari. Gli strumenti per la soluzione ci sono, bisogna avere la forza e la volontà di imporli […]”.
“Gli hub al di fuori della UE possono fare parte della soluzione così come il rafforzamento della difesa dei confini e i rimpatri forzati”, ha consigliato il Generale. “Le relazioni internazionali si basano sulla reciprocità e anche sulla capacità di imporre decisioni che tutelino gli interessi non negoziabili degli stati. Ormai la necessità di porre fine ai flussi irregolari è diventato, a mio avviso, un interesse non negoziabile dell’Europa e dell’Italia”.