Il Generale Roberto Vannacci sarebbe in pensione a 56 anni. Lui si difende: “Tutto in regola”. Le cifre filtrate e le sue parole.
Dopo essersi reso protagonista di un pesante affondo nei confronti di Ursula von der Leyen, Roberto Vannacci è tornato sulle prime pagine dei giornali dopo un’analisi de Il Fatto Quotidiano secondo cui il Generale sarebbe già in pensione (“in riserva“) ad appena 56 anni. Non solo. Per il volto politico sarebbe presto in arrivo anche un ingente vitalizio. Ecco svelate tutte le cifre.

Vannacci in pensione: cosa sappiamo
Il Generale Roberto Vannacci è andato in pensione lo scorso febbraio, ovvero appena otto mesi dopo l’elezione al parlamento europeo. A 56 anni appena compiuti. A parlare di questa situazione è stato Il Fatto Quotidiano che non le ha mandate a dire al volto della Lega con tanto di titolo nel suo articolo online forte e diretto: “Vannacci baby-pensionato a 56 anni: ‘Sì, ma ho diritto'”.
Il Fatto ha sottolineato come Vannacci abbia 44 anni di contributi, posizione difesa a gran voce dal diretto interessato: “Tutto alla luce del sole, ho pagato 44 anni di contributi, quanti vanno in pensione con 44 anni di contributi? Ho maturato il diritto, lo prevede la normativa”. E se si parla di cifre, a domanda diretta il Generale ha replicato: “Informatevi, siete gli investigatori dell’incubo”.
Cifre, dettagli e replica del Generale
In questo senso, è stato possibile ipotizzare qualche numero in merito alla pensione di Vannacci. Un Generale di divisione secondo i conti in riferimento ai colleghi dovrebbe prendere circa 5 mila euro netti al mese. A questi si dovrebbe cumulare lo stipendio da europarlamentare, ovvero circa 8 mila euro al mese. Oltre a tutto questo, stando a Il Fatto, a 63 anni, Vannacci dovrebbe anche avere il vitalizio da europarlamentare pari al 3,5% dell’indennità per ogni anno di mandato.
All’inchiesta de Il Fatto, va detto, il Generale ha subito voluto replicare con forza con tanto di video social: “Il Fatto Quotidiano si preoccupa se io sia andato o non sia andato in pensione. Dopo 44 anni di contributi versati questo è cruccio de Il Fatto. Evidentemente non hanno niente da fare. Evidentemente non sanno che qualora io fossi andato in pensione avrei rispettato tutte le norme prevista dall’INPS e dal trattamento di quiescenza riservato a chi ha prestato servizio nelle forze armante […]”.
Vannacci ha quindi poi fatto ironia su quelle che potrebbero essere le future inchieste sul suo conto: dalle amicizie alle tasse, alla sua alimentazione e alla famiglia. Secondo il Generale questo articolo sulla sua pensione “si inscrive perfettamente nello stile Ranucci e Gramellini della stampa e della comunicazione della sinistra”.