Vannacci: “Produciamo mollaccioni smidollati, non mi piace il termine femminicidio”

Vannacci: “Produciamo mollaccioni smidollati, non mi piace il termine femminicidio”

Dai commenti sul femminicidio alla critica dell’educazione: le parole del generale Vannacci che scuotono il dibattito pubblico.

Il generale Roberto Vannacci, autore del controverso libro “Il mondo al contrario” e figura centrale nel dibattito politico recente, ha assunto il ruolo di capo di stato maggiore del Comfoter, comando delle forze operative terrestri. In una recente intervista rilasciata a “La Stampa” il 4 dicembre. Vannacci ha espresso opinioni forti riguardo vari temi di attualità, tra cui il caso di Giulia Cecchettin, uccisa dall’ex fidanzato Filipo Turetta.

Definendosi un “uomo patriarcale”, Vannacci ha criticato l’uso del termine “femminicidio”, mettendo in discussione la sua applicazione e suggerendo una visione più ampia del fenomeno. Per il generale, etichettare un crimine in base al sesso della vittima potrebbe violare il principio di universalità della legge.

Roberto Vannacci

Educazione e società: la critica

Nell’ambito dell’educazione e del comportamento sociale, Vannacci sostiene che la società sta allevando “uomini deboli”, contrariamente a quanto si crede. Secondo lui, sono proprio questi individui “deboli” a perpetrare violenze contro le donne, una dinamica che rispecchia un fallimento educativo. Il generale mette in discussione l’abolizione delle punizioni e la mancanza di responsabilità, esemplificando con la situazione in cui un ragazzo che non studia dovrebbe essere indirizzato al lavoro anziché essere protetto da ricorsi legali.

Famiglia e lavoro: le proposte di Vannacci

In merito alla famiglia, Vannacci evidenzia l’importanza di bilanciare lavoro e responsabilità familiari. Critica l’attuale approccio al welfare, suggerendo di sostituire il reddito di cittadinanza con sussidi per la maternità o la paternità, valorizzando il ruolo dei genitori nell’educazione dei figli. Il generale si esprime favorevolmente a politiche che incentivino i genitori a trascorrere più tempo con i propri figli, un aspetto che ritiene essenziale per una crescita equilibrata.

Le dichiarazioni del generale aprono un dibattito cruciale sui temi dell’educazione, della famiglia e del ruolo della legge nella società. Le sue opinioni, sebbene possano apparire controverse, invitano a una riflessione profonda sui valori e sulle politiche che modellano la nostra società contemporanea.