Perché la variante Omicron del Covid contagia anche le persone vaccinate con la dose booster? Cosa dicono i dati.
Arrivati alla metà del mese di gennaio, con la variante Omicron che ormai ha preso largamente piede in Italia, è possibile effettuare un’analisi attendibile dei dati a disposizione. E i dati ci dicono che la variante Omicron del Covid contagia anche chi ha fatto la dose booster di vaccino. Ma come è possibile? E questo significa, come ritengono i no vax, che il vaccino è inutile? Decisamente no. Andiamo a scoprire il motivo.
La variante Omicron del Covid contagia anche i vaccinati con la dose booster
Partiamo dai dati. Tra le tantissime persone infettate ce ne sono anche alcune vaccinate con la dose booster, quindi con la dose effettuata dopo il completamento del ciclo vaccinale primario. Per quasi tutti la dose booster coincide con la terza dose. Fanno eccezione solo i vaccinati con il vaccino monodose Johnson & Johnson. Per loro la dose booster è la seconda dose di vaccino.
L’analisi dell’Iss in base ai dati della Gran Bretagna
L’Istituto Superiore di Sanità conferma che i dati mostrano una riduzione dell’efficacia del vaccino contro la variante Omicron nei soggetti vaccinati con due dosi di Pfizer o AstraZeneca. L’Iss riporta anche i dati di AstraZeneca in quanto cita i dati provenienti dalla diffusione della variante Omicron nel Regno Unito, dove un elevato numero di persone ha ricevuto proprio AstraZeneca. E dopo la dose booster? In seguito alla somministrazione della dose booster si regista una maggiore efficacia nella prevenzione della malattia sintomatica. La protezione aumenta a due settimane di distanza circa dalla vaccinazione. Anche in questo caso però l’efficacia è leggermente inferiore rispetto a quella contro la variante Delta del Covid.
Perché la variante Omicron contagia anche i vaccinati con dose booster
Proviamo ad analizzare i dati. La variante Omicron è in grado di contagiare anche persone che hanno completato il ciclo primario di vaccinazione in quanto la protezione offerta dal vaccino registra un considerevole calo già intorno al quinto mese. La dose booster ripristina parzialmente il livello di protezione. Ma anche nei vaccinati con dose booster la protezione cala nel corso delle settimane.
Un vaccino specifico contro la nuova variante
La soluzione è rappresentata dalla produzione di un vaccino specifico contro la variante Omicron. si passerebbe dalla semplice somministrazione di una dose aggiuntiva alla somministrazione di un vaccino mirato.
La dose booster serve?
E arriviamo quindi all’ultimo punto del nostro ragionamento. La dose booster è inutile? No, anzi, rappresenta l’arma migliore attualmente a disposizione contro la nuova variante. È vero che anche i vaccinati con la dose booster possono contrarre il virus, ma è vero anche che per i vaccinati i rischi di sviluppare una forma grave di malattia è bassissimo.