Varianti Covid, le nuove indicazioni del Ministero sui test rapidi antigenici

Varianti Covid, le nuove indicazioni del Ministero sui test rapidi antigenici

Varianti del Covid in Italia, la circolare del Ministero della Salute sui test rapidi antigenici: “I campioni positivi a tali test in contesti a bassa prevalenza necessitano di conferma”.

Alla luce della diffusione delle varianti del Covid, il Ministero della Salute ha pubblicato una circolare con nuove indicazioni sui test rapidi antigenici, a lungo al centro di un dibattito sulla loro validità e sulla capacità di intercettare il virus.

Varianti Covid, cambiano le regole sui test rapidi antigenici

In base alle nuove indicazioni contenute nella circolare del Ministero della Salute, sarà ora necessario eseguire un secondo tampone per confermare la positività al Covid. Il secondo tampone dovrà essere molecolare o con un antigenico differente.

Il cambio di rotta rispetto alle ultime indicazioni è arrivato in seguito alla diffusione delle varianti del Covid in Italia. Le autorità sanitarie infatti non escludono che proprio la diffusione delle varianti possa influire sulla capacità dei test antigenici rapidi di intercettare i casi di contagio.

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La circolare del Ministero della Salute sui test antigenici

Per quanto attiene ai test antigenici, oltre ai test rapidi che sono tipicamente utilizzati come POCT, sono ora disponibili anche test antigenici da eseguire in laboratorio. Le caratteristiche di performance di tali test, basati su sistemi di rilevazione in chemiluminescenza, sono fondamentalmente sovrapponibili a quelle dei test antigenici cosiddetti di “terza generazione” (test in microfluidica con lettura in fluorescenza) e sembrano essere particolarmente indicati, tra l’altro, per la gestione di screening all’interno di strutture ospedaliere. Alcuni test antigenici di laboratorio sono validati anche sulla saliva, ed è in prospettiva la validazione su tampone nasale; pertanto, la facilità di prelievo li rende facilmente utilizzabili anche per lo screening di ampi numeri di campioni in contesti per i quali i tempi di ottenimento dei risultati sono compatibili con la processazione in laboratorio, come per le comunità scolastiche a basso rischio“, recita la circolare del Ministero della Salute.

Alla luce dei risultati disponibili nella letteratura scientifica appare chiaro che, pur considerando l’elevata specificità dei test antigenici, i campioni positivi a tali test in contesti a bassa prevalenza necessitano di conferma con un test molecolare o, in caso di mancata disponibilità di tali test molecolari, con un test antigenico differente, per eliminare la possibilità di risultati falsi positivi“, recita la circolare del Ministero della Salute.

Di seguito il testo integrale della circolare del Ministero della Salute.