Varianti Covid, i nuovi sintomi della malattia

Varianti Covid, i nuovi sintomi della malattia

I nuovi sintomi legati alle varianti del Covid, la posizione dell’Istituto Superiore di Sanità e i sintomi comuni.

Con le varianti del Covid si allarga il ventaglio dei sintomi sospetti che potrebbero indicare una infezione. In base alle ultime indagini infatti sono emersi quattro nuovi sintomi che devono suonare come un campanello d’allarme o almeno invitare alla massima prudenza, per evitare di diffondere il virus in caso di infezioni.

Varianti Covid, i sintomi

I nuovi sintomi legati alle varianti del Covid sono brividi e nausea, mal di testa, mancanza di appetito, mal di testa e infine i dolori muscolari. Alcuni di questi sintomi sono stati registrati già nella diffusione della forma tradizionale del nuovo coronavirus. Altri possono essere confusi con una semplice stanchezza.

Stando a quanto riferito da Professor Paul Elliott, direttore del programma REACT all’Imperial, i nuovi sintomi hanno anche una connotazione anagrafica.

Nel corso degli studi è emerso che i brividi interessano tutte le fasce di età, mentre il mal di testa colpisce soprattutto giovani e giovanissimi. Infine i dolori muscolari e la mancanza di appetito sono più comuni tra i soggetti di età compresa tra i 18 e i 54 anni.

Coronavirus

La posizione dell’Iss

Nelle sue risposte alle domande frequenti sulle varianti, l’Istituto Superiore di Sanità per il momento ha fatto sapere che i sintomi delle varianti del Covid sarebbero gli stessi di quelli registrati in precedenza, quindi relativi alla forma tradizionale del nuovo coronavirus.

Fino a questo momento le varianti più preoccupanti non sembrano causare sintomi più gravi in nessuna fascia di età. La malattia si presenta con le stesse caratteristiche e i sintomi sono gli stessi di tutte le altre varianti del virus. In termini di trasmissibilità la variante ‘inglese’ manifesta un aumento per tutte le fasce di età, compresi i bambini. Ci sono ancora molti studi in corso, ma al momento non sembra che la variante inglese abbia come target specifico i bambini, non li infetta in maniera particolare rispetto agli altri. Per quanto riguarda le altre varianti i dati non sono ancora sufficienti a formulare ipotesi“, si legge sul sito dell’ISS.

Coronavirus, i sintomi

È opportuno a questo punto ricordare quelli che sono i sintomi tradizionali, ossia quelli certificati. Come si legge sul sito del Ministero della Salute, i sintomi frequenti sono febbre superiore ai 37,5 gradi spesso accompagnata dai brividi, tosse di recente comparsa, difficoltà respiratoria, perdita improvvisa dell’olfatto (anosmia) o diminuzione dell’olfatto (iposmia), perdita del gusto (ageusia) o alterazione del gusto (disgeusia), naso che cola, mal di gola, diarrea (soprattutto nei bambini).

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