Vasco Rossi vittima di una truffa online: il suo volto usato per vendere falsi gadget e investimenti. L’artista mette in guardia i fan.
Dopo le polemiche con Matteo Salvini, si torna a parlare di Vasco Rossi, ma questa volta per una questione ben più seria: una truffa online che sfrutta il suo volto. Il rocker, come riportato da Fanpage, ha lanciato un appello ai suoi fan tramite un video sui social. Ha denunciato l’uso illecito della sua immagine per vendere merchandising falso e promuovere falsi investimenti.

Come difendersi dalle “truffe dei vip”
Questo caso sembrerebbe non sia isolato. Il volto e la voce di Vasco Rossi sono stati utilizzati anche per promuovere falsi investimenti online. Lo schema è noto: pubblicità brevi, talvolta attive solo per poche ore, che sfruttano la popolarità dei personaggi famosi per attirare l’attenzione degli utenti. Il cantante non è l’unico: truffe simili hanno coinvolto anche Fabio Fazio, Ilary Blasi, Chiara Ferragni ed Elisabetta Canalis.
La tecnologia rende questi raggiri ancora più credibili. I truffatori usano strumenti avanzati, compresa l’intelligenza artificiale, per clonare voci e manipolare video. I segnali per riconoscere i falsi ci sono – volti con espressioni innaturali, labiale fuori sincrono, contorni sfocati – ma non sempre sono facili da notare. Come dichiarato dal rocker ai suoi fan: “L’unica difesa siete voi“.
La denuncia di Vasco Rossi
Il nome e il volto di Vasco Rossi sono stati utilizzati per vendere online magliette, cappellini e scarpe spacciate come articoli ufficiali, ma che in realtà non hanno nulla a che vedere con l’artista. È lo stesso Vasco, affiancato dal suo avvocato, a chiarire in un video la natura ingannevole di questi prodotti.
“Fate attenzione alle truffe che vengono fatte usando la mia faccia e facendomi dire cose che non sono vere“, afferma. Denuncia che si somma alle azioni legali già intraprese: “Noi facciamo denunce, querele, ma i truffatori si spostano subito su un altro indirizzo e la truffa continua“.
Vasco mette in guardia i suoi fan e sottolinea quanto sia difficile contrastare questi fenomeni: “Non c’è alcuna difesa, state attenti voi, quello non sono io”. Il problema, secondo l’artista, è reso ancora più grave dal ruolo passivo delle piattaforme dove queste truffe vengono diffuse. “E il nostro caro amico Zuckerberg intanto ci guadagna“, conclude.