Vauro presenta il suo manuale: Sette modi per uccidere Salvini

Vauro presenta il suo manuale: Sette modi per uccidere Salvini

Dopo le polemiche sul servizio di Quarta Repubblica, Vauro lancia la sua nuova guida: Sette modi per uccidere Salvini.

Fa discutere, e non potrebbe essere altrimenti, il titolo scelto dal vignettista Vauro per l’edizione straordinaria della sua rubrica La Zecca, pubblicata sul sito di Michele Santoro.

Sette modi per uccidere Salvini, recita l’editoriale di Vauro che ha attirato su di sé diverse centinaia di offese, anche minatorie, per la sua posizione dichiaratamente anti-salviniana e per la sua rubrica volutamente provocatoria.

Sia chiaro, non si tratta di un manuale per novelli serial killer o per nuovi sicari della politica che vogliono riportare l’Italia negli Anni di Piombo. Si tratta di una guida umoristica che vuole sottolineare quelle che, secondo Vauro, sarebbero le comicità del Ministro dell’Interno. Si va dalla Nutella assassina all’Uniforme Killer, tanto per citare due stratagemmi lanciati da Vauro.

Fonte foto: https://www.facebook.com/vaurosenesi

I sette modi per uccidere Matteo Salvini

Di seguito i sette modi suggeriti da Vauro per uccidere Matteo Salvini:

Piano 1: la Nutella assassina. Mi faccio prestare da quel radical chic di Nanni Moretti l’enorme famoso barattolo di cioccolata e lo lascio in bella vista nei pressi del ministero dell’Interno. Poi? Poi niente, ci penserà il colesterolo.

Piano 2: sabotaggio. Taglio i fili dei freni della ruspa. Piano scartato: la ruspa di Salvini è senza freni.

Piano 3: la felpa fatale. Approfittando biecamente delle note difficoltà di lettura del ministro, gli faccio indossare una felpa con scritto ‘aprite i porti’. E confido nel collasso, quando qualcuno alfabetizzato del suo staff gli spiega che c’è scritto ‘aprite i porti’ e non ‘calci in culo ai clandestini’. Se non funziona nemmeno questo, gli regalo un libro di Saviano, spacciandolo per l’album di figurine dei calciatori del Milan.

Piano 4: l’uniforme killer. Un semplice giaccone della polizia cosparso di polvere urticante. Uno scherzo di carnevale perfetto per le sue carnevalate.

Piano 5: camuffamento. Travestire un rom da poliziotto. Per fargli rubare l’iPhone del vicepremier mentre si fa un selfie con lui. La crisi d’astinenza da selfie e twitter sarà immediata e micidiale.

Piano 6: balls choc. Applicare alle parti basse di Di Maio le protesi di un bel paio di palle da mostrare alleato e contare sull’effetto sorpresa. L’unica controindicazione è che l’effetto sorpresa potrebbe colpire prima Di Maio nello scoprire di avere le palle.

Piano 7: il piano del papà. Contraffare il certificato di nascita del giovane Rami in modo che Salvini risulti essere il padre biologico, così è costretto a prendere la cittadinanza egiziana e a rinunciare a quella italiana. A quel punto il gioco è fatto: Salvini è egiziano. ‘Rimandiamolo a casa!’, ‘È finita la pacchia!’.

Roma 05/07/2018 – il Ministro degli Interni incontra il vice presidente del Consiglio Presidenziale della Libia / foto Samantha Zucchi/Insidefoto/Image nella foto: Matteo Salvini

I motivi della ‘protesta’ di Vauro

L’iniziativa del vignettista nasce dalle polemiche che lo hanno investito dopo che Quarta Repubblica ha mostrato un video che lo riprende nel corso di una discussione con alcuni migranti in seguito al dirottamento dell’autobus a Milano. Uno degli intervistati a telecamera nascosta ha detto che non avrebbe mai riversato il suo rancore su bambini innocenti ma, ha dichiarato il soggetto, “se dovessi uccidere qualcuno ucciderei Salvini o qualcuno di responsabile“. Per l’opinione pubblica Vauro è diventato un amico degli assassini che hanno sulla propria lista il nome del ministro.