Dal 2024, cambiano le procedure per la re-immatricolazione con targa storica dei veicoli d’epoca posseduti.
L’Italia si prepara a un significativo cambiamento nel campo dei veicoli d’epoca. Con l’entrata in vigore del Decreto Ministeriale 468 del 21 novembre 2023, si avvia una nuova era per gli appassionati di automobilismo storico. Questo decreto, promulgato dalla Direzione Generale per la Motorizzazione, stabilisce le nuove modalità operative per il rilascio delle targhe storiche, rivoluzionando il processo di immatricolazione e re-immatricolazione per autoveicoli, motoveicoli e macchine agricole di interesse storico e collezionistico.
Fase sperimentale e implementazione completa
Il percorso verso la piena attuazione del decreto inizia con una fase di test, che coinvolge un numero limitato di operatori professionali selezionati dalle associazioni del settore automobilistico. Questa fase sperimentale, che si estende fino al 5 gennaio 2024, è cruciale per affinare le procedure e garantire un’implementazione fluida. Dal 8 gennaio 2024, invece, tutti gli sportelli telematici privati e gli uffici della Motorizzazione Civile saranno operativi per gestire le procedure di immatricolazione e re-immatricolazione dei veicoli storici e collezionistici.
La targa storica sarà disponibile per diverse categorie di veicoli:
- Veicoli precedentemente immatricolati in Italia e poi radiati.
- Veicoli radiati per esportazione o ritiro su area privata, secondo le normative vigenti.
- Veicoli radiati per demolizione prima del 30 giugno 1998, esclusi quelli che hanno ricevuto contributi statali per la rottamazione.
- Veicoli mai dismessi dalla circolazione e ora richiedenti una re-immatricolazione con targa storica.
- Veicoli privi di targhe e documenti, ma non radiati o reimmatricolati in Italia.
Inoltre, la targa storica può essere rilasciata anche in caso di furto, smarrimento, distruzione o deterioramento della targa originale, purché il veicolo sia già munito di una targa storica.
Condizioni per il rilascio della targa storica
Il rilascio della targa storica è subordinato alla sua precedente associazione al veicolo di interesse storico per cui viene richiesta l’immatricolazione o la re-immatricolazione.
Il Presidente dell’ASI (Automotoclub Storico Italiano), Alberto Scuro, esprime soddisfazione per questo importante traguardo, che rappresenta un passo significativo nella tutela dei veicoli storici. La collaborazione tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Motorizzazione Civile e i consulenti per il motorismo storico ha portato a un risultato innovativo sia sotto l’aspetto normativo che pratico, sottolineando l’impegno dell’Italia nella conservazione del suo patrimonio automobilistico.