Vela Rossa di Scampia: le scioccanti condizioni disumane degli abitanti

Vela Rossa di Scampia: le scioccanti condizioni disumane degli abitanti

La vita quotidiana degli abitanti della Vela Rossa di Scampia, tra degrado e abbandono. Centinaia di persone vivono in condizioni disumane.

La Vela Rossa di Scampia, destinata all’abbattimento, ospita ancora oggi centinaia di persone che vivono in condizioni di degrado estremo.

Noi popolo delle Vele dallo Stato siamo abbandonato e trattati come animali“, è una frase ricorrente tra gli abitanti della struttura.

Dopo il crollo del ballatoio della Vela Celeste, Fanpage.it ha raccontato in un lungo articolo la vita della Vela Rossa.

Scampia

La quotidiana alla Vela Rossa di Scampia

Al primo piano della Vela Rossa, una donna non esce di casa da un mese. Il motivo è evidente: la passerella che collega la porta d’ingresso al corridoio è rotta e coperta da una porta di legno, instabile e pericolosa.

Non posso aggiustarla, lavora solo mio marito e guadagna poco. Ho tre bambini piccoli, non vogliamo vivere così, vogliamo andare via“, spiega con disperazione.

La casa è molto piccola, con pochi ambienti che ospitano i giochi dei bambini. Una situazione comune a molti residenti.

È adattarci, non vivere“, dice Emanuela, una giovane abitante diventata una star su TikTok. “Abitare qui è una lotta continua. Una volta saltano i contatori e non li ripristinano, una volta scoppia un incendio. Io non cammino sulle passerelle, ho paura“.

Le parole della nota Tiktoker riflettono una paura diffusa tra i residenti. La consapevolezza di vivere in un luogo destinato all’abbattimento non allevia l’angoscia quotidiana.

La solidarietà e l’autogestione tra gli abitanti

Gli abitanti della Vela Rossa sono costretti a fare i conti con un abbandono istituzionale totale. “Qua ci hanno abbandonato e io ci sono nato purtroppo. Non dico purtroppo per la zona, ma perché gli animali vengono trattati meglio“, afferma con amarezza un residente.

Chi può, cerca di aggiustare casa da solo o chiede aiuto ai vicini. Tuttavia, chi non ha questa possibilità è costretto a rimanere intrappolato in casa se la passerella è impraticabile.

In molti punti, la vita nella Vela Rossa funziona con una sorta di autogestione. Alcuni abitanti si occupano di mantenere in ordine i contatori, mentre altri raccolgono e stipano in un garage oggetti che potrebbero servire in futuro.

Facciamo bella Napoli centro e la periferia? La teniamo per i turisti, vengono a fare le fotografie e vedere Scampia com’è bella“, conclude amaramente un residente, evidenziando il contrasto tra le aree centrali curate e le periferie abbandonate.