Coronavirus, in Piemonte via libera alla vendita di pennarelli e quaderni

Coronavirus, in Piemonte via libera alla vendita di pennarelli e quaderni

Via libera alla vendita di pennarelli e quaderni in Piemonte. Il Governo non li ha inseriti come beni di prima necessità nel decreto.

TORINO – Il Piemonte si ‘smarca’ dal Governo e dà il via libera alla vendita di pennarelli e quaderni in supermercati, edicole e tabacchi. Una decisione presa dopo i diversi appelli arrivati da genitori e insegnanti per cercare di liberare questi oggetti che da Palazzo Chigi non sono stati ritenuti beni di prima necessità.

Una svista (forse) che il premier Conte fino a questo momento non ha ancora corretto. Il Piemonte, però, ha deciso con un’ordinanza di liberare l’acquisto del materiale scolastico anche se ora resta il problema delle altre Regioni da risolvere.

Le difficoltà degli studenti ai tempi del coronavirus

Non sono tempi semplici per gli studenti. L’emergenza coronavirus ha portato alla chiusura delle scuole che rischia di essere definitiva per questo anno scolastico. Il Governo ha optato per la didattica a distanza anche se ancora non in tutta Italia questo sistema è decollato.

L’assenza di pc e internet in molte famiglie non permette a tutti gli studenti di poter usufruire di questo servizio con molte associazioni che si sono attivate per aiutare tutti gli alunni in difficoltà. Senza dimenticare l’impossibilità di acquistare il materiale scolastico nei negozi aperti perché considerato come non un bene di prima necessità. L’accesso a questi prodotti è possibile solo online.

L’allarme dei genitori: “Vi siete dimenticati dei bambini”

La chiusura della scuola, inoltre, ha portato un secondo problema. Da quasi un mese, infatti, i bambini non escono di casa con i genitori che hanno avviato una raccolta firme per ottenere almeno un’ora di svago per i più piccoli.

Vi siete dimenticati dei bambini“, dicono le mamme e i papà al Governo. In particolare la maggioranza è accusata di aver previsto l’uscita per i cani e non per i ragazzini che sono a casa ormai dallo scorso 5 marzo.

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fonte foto copertina https://twitter.com/federicomorando