Facendo un accostamento che ha suscitato parecchia indignazione, Nichi Vendola ha parlato di personaggi queer e Vangelo
Nichi Vendola ha lanciato l’ennesima provocazione. In occasione del suo ultimo libro a tema evangelista, l’ex deputato si è espresso in merito ad alcuni personaggi queer appartenenti proprio a questo ambito, cogliendo ancora una volta la palla al balzo per parlare di Matteo Salvini. Questo, dopo averlo fatto già nel corso dell’estate appena trascorsa.
Vendola e la “frecciatina” dell’ex deputato
In occasione dell’evento “Più libri più liberi”, l’ex deputato Vendola ha colto l’occasione di parlare della sua nuova pubblicazione. Si tratta del libro intitolato “Sacro queer”, edito da Manni Editore. Il titolo rende più chiaro che mai, l’argomento principale nonché l’intento di questa pubblicazione.
A questo proposito, in un’intervista rilasciata a Repubblica, l’autore del libro ha dichiarato: “Per molti è un pugno nello stomaco accostare queste parole, eppure alla presentazione c’erano molte suore. Queer è un trans, un gay, ma anche chi è insolito, chi sfugge alle etichette“.
Aggiungendo poi: “Tutti i personaggi chiave del Vangelo sono queer: da Maria di Nazareth alla Maddalena, fino al buon Samaritano, che nel mondo di Salvini sarebbe un trans, uno zingaro. Eppure è lui a mettere in scena il verbo della salvezza e della carità“.
Poi, la critica all’epoca attuale: “Sono tornate transfobia, misoginia, abilismo, suprematismo bianco. Un tempo riferendosi agli ultimi agli emarginati si diceva: ‘Il pietismo non basta, serve la giustizia sociale’, mentre oggi siamo dominati dall’empietà istituzionale“.
Il parere sulla politica
Non si è parlato solo dell’origine spirituale della diversità, durante questa intervista. Nichi Vendola ha infatti avuto modo di ripercorrere brevemente i passi effettuati in ambito politico, esprimendosi come segue: “Che ci sia spazio o meno per un discorso di sinistra in questi tempi poco importa: bisogna battersi per migliorare la condizione umana, anche uscendo sconfitti“. Una dichiarazione di natura molto più ideologica che politica, dove al centro viene collocata ancora una volta la tutela delle condizioni altrui.
