Veneto nella bufera. Una scuola elementare nella domanda di iscrizione chiede l’etnia ai bambini nomadi. Il dirigente scolastico si difende.
VENEZIA – E’ polemica in Veneto per la scelta di una scuola elementare di chiedere l’etnia ai bambini di origine nomade. La vicenda è successa all’Istituto comprensivo Corner di Fosso, Vigonovo e Saonara, ai confini delle province di Padova e Venezia.
I genitori – come raccontato dagli stessi – sono stati costretti a sbarrare l’etnia dei propri figli suddivise in Rom, Sinti o Caminanti. Ed è subito bufera con diverse persone che hanno parlato di violazione della Legge Mancino.
Scuola chiede etnia ai bambini nomadi: polemica in Veneto
La vicenda è stata resa da un genitore con Rifondazione Comunista che attacca: “Non ci si rende conto che una cosa del genere cambia la vita alle persone, e se si tratta di un bambino diventa un marchio dalla prima elementare per tutta la sua esistenza“.
Il partito ha comunicato di aver affidato i documenti ai propri legali per agire nelle sedi competenti.
Bufera su una scuola del Veneto, il preside si difende: “Le informazioni non hanno finalità discriminatorie”
Il dirigente scolastico respinge tutte le accuse: “Se il documento dal punto di vista legale – sottolinea in una nota – ha dei profili di illegittimità lo cambieremo sicuramente. Erano quelle della maggior inclusione possibile e non certo il contrario. Le informazioni che noi raccogliamo hanno finalità istituzionali, tese a tutelare gli alunni e non a discriminarli“.
Il preside ha voluto sottolineare come il lavoro “dell’Istituto e di tutti i dipendenti è teso a tutelare l’interesse degli alunni, la loro crescita umana e culturale, nel rispetto e nella valorizzazione di ogni caratteristica personale. A questo fine vengono raccolti dati personali, anche sensibili, trattati sempre con la stessa riservatezza“.
fonte foto copertina https://www.facebook.com/alessandra.tomi