A Venezia i piccoli imprenditori che gestiscono le antiche botteghe locali sono in cerca di immigrati: “Senza non possiamo lavorare”.
Un’inviata del programma televisivo Controcorrente si è recata tra le vie di Venezia nelle botteghe antiche, dove tra gli impiegati che lavorano nelle attività commerciali non c’è nessun italiano. I lavoratori sono infatti tutti stranieri. Per quale motivo?
Le testimonianze degli immigrati
“Sono rumeno e faccio questo mestiere da circa vent’anni. Quando hai fame – ha spiegato uno degli impiegati, Marian Ontinu – hai più interesse a imparare a fare le cose”. Le testimonianze proseguono: “Italiani qui se ne vedono pochissimi. Ora per esempio abbiamo un apprendista tedesco” spiega Carlos Brassesco, imprenditore del Ca’ Macana Atelier.
Si tratta dei mestieri più svariati, mansioni che gli italiani – a detta dei piccoli imprenditori – non sono disposti a fare. “Senza non possiamo lavorare. Abbiamo dipendenti di diverse etnie ma non italiani, qui non si presentano. Abbiamo ricevuto diversi curriculum da parte del centro dell’impiego, ma quando convochiamo i potenziali candidati in molti ci dicono che sono percettori di reddito di cittadinanza, altri invece neanche si presentano al colloquio” spiega Giuseppe Staropoli della Statluce Luminarie.