Caso Venezuela, Di Maio tira il freno: Non vogliamo un’altra Libia, dobbiamo restare neutrali. Gheddafi era un dittatore ma non dovevano buttarlo giù le bombe della Nato.
Continua a dividere il governo il caso venezuelano. Dopo il messaggio di Matteo Salvini, che ha condannato Maduro prendendo posizione al fianco di Guaidò, Luigi Di Maio ha ribadito la posizione neutrale del Movimento Cinque Stelle.
Luigi Di Maio sul Venzuela: l’Italia deve essere neutrale
Ospite a Uno Mattina, il vicepremier pentastellato Luigi Di Maio ha parlato del caso venezuelano confermando che l’augurio del Movimento Cinque Stelle è che la situazione si possa risolvere tramite il ricorso a libere elezioni.
“Penso che l’Italia debba essere neutrale. Non dobbiamo schierarci né con Maduro né con Guaidò. Non vogliamo un’altra Libia. Ci devono essere elezioni. Garantiremo il dialogo. Gheddafi era un dittatore ma lo dovevano buttare giù i libici, non le bombe Nato“, ha chiosato Di Maio ribadendo di essere contrario allo scenario di un intervento militare nel paese.
Venezuela, l’Europa prende posizione, l’Italia no
La posizione neutrale del governo italiano ha scatenato le polemiche sia da parte di Guaidò, che ha chiesto un incontro a Salvini e Di Maio, sia da parte della comunità venezuelana presente in Italia che, con una manifestazione di piazza, ha chiesto al governo di prendere posizione al fianco di Guaidò, come fatto dalla maggioranza dei paesi europei.
Della stessa idea il ministro dell’Interno Matteo Salvini, che ha duramente condannato Maduro esprimendo il proprio sostegno a Guaidò. Anche il Presidente della Repubblica Mattarella aveva invitato l’esecutivo a prendere una posizione senza esitazioni.