Il 28 maggio del 2002 si incontrarono a Pratica di Mare Occidente e Russia con lo storico incontro tra Putin e Bush.
In questa data furono firmati gli accordi di Pratica di Mare che sanciva la famosa amicizia tra Berlusconi e Putin. Nella città vicino Roma furono firmati gli accordi tra Russia e Nato, giorno in cui i rapporti tra le due fazioni furono più stretti in assoluto mentre ora si trovano ai minimi storici, anche più degli anni della Guerra Fredda.
Le relazioni diplomatiche sono ai minimi così come le relazioni commerciali. Oggi quello spirito è completamente dimenticato. L’incontro fu promosso dall’allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che era in buoni rapporti sia con George Bush che con Vladimir Putin.
Oggi il leader di Forza Italia rivendica con orgoglio quegli accordi postando una foto dell’evento che lo ritrae con i due leader di Usa e Russia. “Venti anni fa il vertice di Pratica di Mare. Rivendico con orgoglio di aver dato all’Italia un ruolo da protagonista nella politica estera, in pieno accordo con i nostri alleati dell’Occidente, portando nel 2002 allo stesso tavolo George Bush e Vladimir Putin, gli Stati Uniti e la Federazione russa, per firmare il trattato che pose fine a più di cinquant’anni di guerra fredda”.
I secondi fini di Putin da quegli accordi in poi
L’incontro mise fine, momentanea, alla Guerra Fredda e allora i due paesi si trovarono più vicini che mai. Secondo gli esperti, questo evento è da contestualizzare nella condizione socio-economica in cui si trovava all’epoca dei fatti la Russia. Era insolvente e aveva un governo instabile quando Putin assunse il comando del Paese. Lo zar era consapevole di trovarsi in una condizione di inferiorità e si avvicinò agli Stati Uniti.
All’inizio del suo mandato Putin non sembrava quello che poi si è rivelato. Aveva addirittura aperto alla possibilità di aderire alla Nato ed era stato molto vicino agli Usa nella lotta al terrorismo islamico. Le sue relazioni amichevoli gli fruttarono accordi economici e commerciali molto vantaggiosi, tanto che oggi i paesi europei si trovano a dipendere dalla Russia per il gas e il petrolio.
Il potere che Putin si è costruito a vantaggio della Russia e a discapito dell’Occidente è stato un percorso durato appunto 20 anni, da quegli storici accordi di Pratica di Mare mossi evidentemente, ora lo capiamo, da secondi fini che l’Occidente non ha voluto vedere.