Gino Strada contro Salvini: “È un criminale, le sue idee come quelle di Hitler. Gli italiani non sono co…”

Gino Strada contro Salvini: “È un criminale, le sue idee come quelle di Hitler. Gli italiani non sono co…”

Venticinque anni di Emergency, Gino Strada attacca Matteo Salvini: “Prima gli italiani? Idea come quella di Hitler. Spero gli italiani non siano così co..”.

Gino Strada attacca Salvini e lo fa in grande stile rispolverando paragoni che hanno fatto discutere e non poco negli ultimi mesi. Secondo il numero uno di Emergency,le idee del leader della Lega sarebbero decisamente troppo vicine a quelle espresse da Adolf Hitler, padre del Nazismo.

Gino Strada contro Matteo Salvini: “L’idea del prima gli italiani è come quella di Hitler”

In occasione della manifestazione organizzata a Milano per i venticinque anni di Emergency, Gino Strada ha parlato ovviamente anche di politica ribadendo la sua posizione decisamente contraria a Matteo Salvini, visto come un nemico da sconfiggere anche per il bene del paese.

“Non mi piace l’idea che la società sia come una giungla, l’idea del prima gli italiani o dell’America first è come quella di Hitler […]. La soluzione è fare piazza pulita di questo coacervo di fascisti e di coglioni di Salvini e company, spero questo perché continuo a credere che gli italiani non siano così coglioni e così fascisti”.

Fonte foto: https://www.facebook.com/pg/Gino-Strada

Caso Sea Watch, Gino Strada: “Solidarietà all’equipaggio della nave”

Il numero uno di Emergency ha poi commentato le vicende del caso Sea Watch, conclusosi per il momento con l’arresto della comandante Carola Rackete. Strada ha preso le difese dell’Ong esprimendo la sua solidarietà all’equipaggio dell’imbarcazione.

“Chi dice che la Sea Watch va affondata è un pazzo da ricoverare. L’equipaggio della nave ha la mia solidarietà perché sta resistendo contro dei criminali politici che andrebbero perseguiti per legge. Salvini è uno che ha sulla coscienza la morte di persone, è un criminale che purtroppo fa parte delle nostre istituzioni e questa è la cosa preoccupante”.