Tante le proteste degli animalisti riguardo a quella che per alcuni è “tradizione” ma appare solo come una barbarie.
Tradizione: una parola forte che racchiude sempre il peso del passato, continuando ad inscriverlo nel presente e, di conseguenza, nel futuro. Un concetto filosofico, ma anche concreto, che si riflette pesantemente con gesti e ritualità che molto spesso appaiono come superate e perfino incivili.
Questo, in sostanza, descrive perfettamente il “toro embolado“, tradizione spagnola delle feste popolari di Puzol, poco lontano da Valencia, in cui si accendono in piazza le corna di un toro per poi farlo sfilare in mezzo alla gente. L’ultima istanza di questa pratica, pesantemente criticata dagli animalisti, è avvenuta lo scorso 7 settembre, raccogliendo nuovamente le remore di chi crede che la vita di un essere vivente valga più di qualche schiamazzo in strada.
Il toro immobilizzato dalla paura
Il Partido animalista con el medio ambiente, detto anche Pacma, si è infatti schierato nuovamente contro questa speciale tradizione, gridando “vergogna“. Nel video pubblicato online delle celebrazioni del 7 luglio si può vedere il toro muoversi con estrema paura ed inciampare anche contro un albero, prima di immobilizzarsi per l’ansia di avere due fiamme sopra agli occhi.
Immagini strazianti per chi, lontano dal poter apprezzare un fatto culturale di questo tipo, ne vede solo la brutalità. Per far muovere l’animale, durante la festa popolare, si vede qualcuno che si avvicina e gli tira con forza la coda. “Non possiamo permettere che questi maltrattamenti si ripetano nelle nostre città“, hanno dichiarato gli animalisti: la speranza è che questa sia l’ultima volta.