La vernice con cui è stata imbrattata la statua in piazza Duomo a Milano dagli attivisti di Ultima generazione non va via.
La statua di Vittorio Emanuele II in piazza Duomo a Milano è ancora imbrattata da oltre un mese quando gli attivisti di Ultima Generazione lanciarono della vernice arancione sul monumento. Sono sempre più frequenti le azioni dimostrative del movimento ambientalista che protesta in questo modo contro le istituzioni ma non tutti sono d’accordo con le modalità.
La vernice sui monumenti storici e simboli della nostra cultura stanno suscitando sempre più le critiche dell’opinione pubblica oltre che delle istituzioni come accaduto per Palazzo Vecchio a Firenze e la Barcaccia a Roma. Il rischio per questi monumenti è che vengano danneggiati irreparabilmente da questa vernice anche se lavabile. Ad esempio, nel caso del monumento in piazza Duomo di Milano la vernice non viene via dopo quasi due mesi.
La punizione per gli attivisti
Gli attivisti di Ultima generazione chiariscono che l’intento non è quello di danneggiare i monumenti ma un semplice atto dimostrativo. Ma questa volta i tecnici dell’Amsa intervenuti sul posto non sono riusciti, come negli altri casi, a rimuovere la vernice. Per questo motivo il comune di Milano ha deciso di indire un bando per restauratori specializzato per ripulire l’opera.
Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha detto che è necessario un “intervento di restauro che comporta oneri maggiori a carico della collettività”. Intanto il governo ha previsto il divieto di avvicinarsi a 10 metri dagli edifici sotto tutela per vandalismo o danneggiamento volontario di beni culturali tutelati, per un minino di sei mesi ad un massimo di un anno. In caso di trasgressione, è passibile di multa che va dai 500 ai 1.000 euro. Il disegno di legge di Fdi inoltre punisce con la reclusione da sei mesi a tre anni anche chi deturpa o imbratta edifici pubblici o di culto ed edifici sottoposti a tutela come beni culturali.