Verona, il batterio killer che ha ucciso almeno tre neonati si nascondeva nel rubinetto dell’acqua. Sette persone indagate per omicidio colposo e lesioni colpose gravi e gravissime.
Neonati morti a Verona, il batterio killer si nascondeva nel rubinetto dell’acqua del reparto dell’ospedale. Il Professor professor Vincenzo Baldo ha consegnato alla Regione la relazione sul Citrobacter, il batterio che in due anni ha colpito quasi novanta neonati, tutti ricoverati presso l’Ospedale della Donna e del Bambino di Borgo Trento. Tra i bambini colpiti si registrano almeno tre decessi accertati. Inoltre molti bambini hanno riportato lesioni e danni di grave entità.
Stando a quanto emerso dalla relazione commissionata, il batterio si trovava nel rubinetto del lavandino usato per prendere l’acqua poi data ai neonati insieme con il latte.
È del 2021 la notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati di sette persone, sotto inchiesta per omicidio colposo e lesioni colpose gravi e gravissime.
Le indagini: sette indagati per omicidio colposo e lesioni colpose gravi e gravissime
È del 6 ottobre 2021 la notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati di sette persone, sotto inchiesta per omicidio colposo e lesioni colpose gravi e gravissime.
Gli indagati sono i vertici della struttura ospedaliera di Borgo Trento, che all’epoca dei fatti era gestita da Francesco Cobello.
Verona, neonati uccisi da batterio killer. La relazione: il Citrobacter si nascondeva nel rubinetto dell’acqua
Per fare luce sulle drammatiche morti, si era deciso di formare una commissione di verifica incaricata di chiarire le cause di quanto accaduto. La causa del decesso, il batterio killer, si nascondeva nel rubinetto dell’acqua del reparto, che rappresentava una sorta di focolaio.
Alla luce delle evidenze riportate nella relazione sul batterio killer, la direzione dell’Ospedale aveva deciso di sospendere tre medici: “La Direzione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona comunica che a seguito delle risultanze della relazione della Commissione Ispettiva Regionale in relazione alla vicenda Citrobacter dell’Ospedale Donna e Bambino di Borgo Trento, a partire dal giorno sabato 5 settembre 2020, vengono sospesi in via cautelare secondo condizioni cautelari tre medici”, si leggeva nella nota pubblicata in seguito alla relazione.