Verona: Lega invita il "capofamiglia" a votare Sboarina
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Direttore: Alessandro Plateroti

Verona: Lega invita il “capofamiglia” a votare Sboarina

Piazza Brà e Arena di Verona

La Lega su un volantino invita a votare per il candidato FdI Sboarina, ma solo al “capofamiglia”.

La polemica ha infiammato le amministrative di Verona. Qui un volantino della Lega invita il “capofamiglia” a votare per il candidato di Fratelli d’Italia Sboarina. La lettera spedita ai cittadini veronesi per convincerli a votare per Federico Sboarina alle comunali di domenica inizia “Alla cortese attenzione del Capofamiglia”.

Il candidato è sostenuto da FdI e Lega ma non da Forza Italia che ha deciso di puntare su Flavio Tosi, ex leghista. La lettera ha suscitato le polemiche ed è diventata virale sui social. Qui, le reazioni di sdegno e critica da parte del centrosinistra. “La Lega e Sboarina ancora una volta dimostrano di essere indietro di 50 anni rispetto alla storia. Il capofamiglia non esiste più, ma evidentemente non lo sanno e preferiscono indirizzare le lettere a una figura che non è più l’uomo, al quale venivano riconosciuti giuridicamente e socialmente autorità sugli altri membri, dal 1975″ scrive il Pd.

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Piazza Brà e Arena di Verona
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Scontro a Verona per le elezioni

Arriva pronta la risposta della Lega che scrive che la formula “è tutt’oggi utilizzata anche da Istat e la polemica dimostra che a sinistra sono completamente lontani dai bisogni delle persone, che alla politica chiedono risposte concrete ai loro problemi e bisogni e non dispute lessicali. In riferimento all’ente di statistica, l’Istat utilizza il termine in due accezioni: o è “il maggiore percettore di reddito”, o “la persona più informata sull’economia familiare”.

In ogni caso la campagna elettorale veronese non poteva essere più infiammata dopo gli scontri tra le due destre: l’ex sindaco Tosi e l’attuale sindaco Sboarina. I due si sono spesso punzecchiati mettendo le due destre a confronto. Sicuramente Verona sarà dominata, ancora dalla destra e forse quella più estrema che si trova proprio in Veneto e nella città di Verona. Tosi infatti candidato per la prima volta nel 2007 fece cose estreme per la città.

Tosi prese voti da tutte le destre estreme, nostalgici neofascisti e tradizionalisti cattolici, sentinelle in piedi e contrari al Pride. Come promesso, Tosi sgomberò campi rom e centri sociali, tolse le panchine e inserì i braccioni per evitare che venissero usate dai barboni per dormirci.

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ultimo aggiornamento: 9 Giugno 2022 12:05

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