Torture in Questura, ci sono le intercettazioni: spuntano dettagli scioccanti

Torture in Questura, ci sono le intercettazioni: spuntano dettagli scioccanti

Lo scandalo che ha coinvolto cinque poliziotti di Verona si arricchisce di alcuni particolari inquietanti.

Lo scandalo della Questura di Verona, che ha portato all’arresto di cinque poliziotti (un ispettore e quattro agenti), si sta ampliando con dettagli inquietanti. Gli agenti sono accusati di tortura, lesioni aggravate, peculato, rifiuto e omissione di atti d’ufficio e falso ideologico in atto pubblico. La gravità della situazione è emersa attraverso le intercettazioni telefoniche.

Le torture ai detenuti: “Mi****a che pigna che gli ho dato

Ecco come venivano trattati i detenuti, costretti a volte a rotolarsi nella propria urina. “Adesso ti faccio vedere io quante capocciate alla porta dai, boom boom boom…e io ridevo come un pazzo“, si ricava da una delle intercettazioni fatte nei confronti dei poliziotti.

Da uno dei dialoghi, emerge che gli abusi venivano lontani dalle telecamere. “Gli ho lasciato la porta aperta in modo tale che uscisse perché io so che c’è la telecamera dentro“. Mi ero messo il guanto, ho caricato una stecca, bam, lui chiude gli occhi, di sasso per terra è andato a finire. È rimasto là, gliel’ho tirata bene“.

Ecco le parole di uno degli indagati accusati di aver pestato dei cittadini, quasi sempre stranieri, fermati per dei controlli di routine. “Gli ho fatto una presa, l’ho calciato fuori e poi l’abbiamo portato dentro insieme, e vabbè gli abbiamo tirato due, tre schiaffi a testa, no, ma così, giusto per…”

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