Verona-Udinese, la conferenza di Igor Tudor: “Hongla? domani ci sarà”

Verona-Udinese, la conferenza di Igor Tudor: “Hongla? domani ci sarà”

Conferenza stampa di Igor Tudor per la sfida che vede il suo Verona contro l’Udinese, parla a tutto tondo della rosa.

Igor Tudor parla alla vigilia del match che attende il suo Verona contro l’Udinese, ecco le sue parole sulle condizioni di Faraoni e Caprari: “Si sono allenati con noi negli ultimi due giorni. Vediamo se farli giocare o no, ma sono con noi. Ho già deciso, ma lo tengo per me”.

Pensiero anche alle condizioni di Frabotta e Hongla: “Frabotta non sarà in panchina, ha fatto questa settimana con noi e si è caricato abbastanza, anche se non si è fatto male. È un ragazzo che dà tanto fuori, dovrà prendere il nostro ritmo, e non sarà semplice. Hongla domani sarà in panchina, mi aspetto ci dia una grande mano in queste ultime partite. Sono contento dei nuovi, avranno i loro spazi”.

Parla su chi sarà il secondo portiere dopo l’infortunio di Pandur: “Berardi e poi Chiesa, sono entrambi bravi. Auguro a Pandur un rapido rientro”.

Antonin Barak Verona

Tudor parla di chi avrà più spazio

L’allenatore del Verona continua parlando del recupero di Simeone: “Ha fatto cose importanti quest’anno. Ho parlato con lui tante volte, deve solo pensare a giocare e fare le cose che abbiamo preparato, cercando di esprimersi al meglio. L’ho visto bene, è voglioso e motivato. Anche se non fa gol, è sempre là. È il classico giocatore che i difensori non gradiscono affrontare: speriamo che domani possa ‘pungere’ di nuovo”

Parole anche per Cancellieri: “Apro le porte a tutti. Cancellieri ha trovato poco spazio perché gli altri erano più bravi. Ma c’è un uomo in meno davanti, e tutti devono provare ad approfittarne. Cancellieri è un giocatore di bella prospettiva, deve crescere ancora. Devi riuscire a sfruttare gli spazi che ti vengono concessi al massimo”.

Conclude con Retsos: “Sta crescendo in questo sistema. Gli deve entrare questa cosa sotto pelle, altrimenti domenica rischi di sbagliare. Ci vogliono un po’ di settimane per stampare questa cosa nel cervello dei giocatori. Lui e Praszelik stanno crescendo da questo punto di vista”.

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