I gruppi organizzati del tifo genoano confermano la protesta in occasione della gara col Milan, in programma lunedì prossimo alle 15. Ecco perché
Non si placano le polemiche in merito all’orario di Genoa-Milan. La partita, inizialmente prevista per lunedì sera (ore 20:30), è stata poi anticipata alle 15. La decisione è stata presa dall’Osservatorio Nazionale per le Manifestazioni Sportive. La motivazione è legata ai possibili rischi derivanti dal disputare la partita in notturna. Genoa-Milan, infatti, è considerata una partita ad alto rischio da ormai 25 anni. Era il gennaio del 1995 quando il tifoso rossoblu Vincenzo Spagnolo fu ucciso da una coltellata nei pressi dello stadio da un ultras rossonero. L’anticipo del match, però, ha scatenato polemiche roventi che hanno coinvolto il Comune del capoluogo ligure e la tifoseria organizzata del Grifone.
Genoa-Milan, la Gradinata Nord conferma la sua assenza
In una nota diffusa poche ore fa, i gruppi organizzati della Gradinata Nord dello stadio Marassi hanno ribadito ancora una volta la loro assenza dalla gara di dopodomani. “Noi staremo fuori . La conferma dell’ Osservatorio di mantenere l’incontro alle ore 15 rende la nostra decisione di non entrare allo stadio inevitabile. Non può essere scelto un orario del genere, in un giorno lavorativo, per far disputare una partita di calcio“.
“Noi siamo per un calcio diverso . Lo dimostreremo andando tutti insieme domenica al Pio Signorini alle ore 14, per la rifinitura della squadra, colorandolo della nostra passione e con i nostri colori. Perché per noi la domenica è del pallone. Il lunedì, alle 15, deve esserci spazio per altro nella vita“.
Genoa-Milan, il match delle polemiche
Come sottolineato in precedenza, anche il Comune di Genova si era schierato contro la disputa del match in orario pomeridiano durante un giorno feriale. Questo, infatti, impedisce a molti abbonati di poter seguire liberamente l’incontro, mettendo a dura prova anche la viabilità di una città ancora ferita dal crollo del Ponte Morandi.
