No vax, multe cancellate: qual è la situazione? 

No vax, multe cancellate: qual è la situazione? 

Il governo va verso la cancellazione delle sanzioni per i no vax: per il momento, la data per la riscossione delle multe è stata posticipata.

Recentemente il nuovo governo Meloni ha proposto, oltre al reintegro del personale no vax, anche le multe nei confronti di coloro che, durante il periodo della pandemia, si sono rifiutati di sottoporsi al vaccino anti Covid. 

Il provvedimento ha suscitato l’approvazione generale. Anche Orazio Schillaci, ministro della Salute nel nuovo governo Meloni, ha dichiarato di essere favorevole al provvedimento della leader spiegando che riscuotere le multe nei confronti dei no vax avrebbe “più costi che vantaggi”. 

Il ministro ha fatto sapere la sua intenzione di eliminare “eventualmente” il tampone finale per coloro che non hanno accusato sintomi durante il periodo di positività al Covid. Inoltre il governo ha intenzione di reintegrare tutto il personale medico no vax licenziato precedentemente, nonché eliminare tutte le sanzioni a coloro che si sono rifiutati di fare il vaccino. Il ministro della Salute è intervenuto sulla questione multe: “In Europa solo Austria e Grecia le avevano introdotte ma poi non le hanno riscosse”. 

Slitta la data designata per il pagamento delle sanzioni

Si va quindi verso l’abolizione delle sanzioni. Il provvedimento è passato in commissione Giustizia del Senato. L’emendamento della Lega rinvia il pagamento della sanzione da 100 euro per gli over 50 che hanno deciso di non vaccinarsi. Ciò significa che il pagamento delle sanzioni verrà – per il momento – rimandato, con l’obiettivo di eliminarlo del tutto.  

Nonostante durante il periodo pandemico fosse obbligatorio immunizzarsi per il bene proprio e quello altrui, il nuovo governo opta per la cancellazione delle multe. Il pagamento delle sanzioni viene posticipato, e la nuova data designata corrisponde al 30 giugno del 2023. 

“Voglio semplicemente ricordare che in Europa solamente due Stati avevano introdotto le multe, che sono l’Austria e la Grecia”. Sono queste le parole del ministro della Salute Orazio Schillaci. E ricorda che “in realtà nessuno di queste due Stati che aveva introdotto le multe per chi non si vaccinava poi è andato effettivamente all’incasso. Quindi adesso aspettiamo, vediamo quello che accade, ma allo Stato richiedere le multe potrebbe costare più di quello che poi ne potrebbe derivare”.