Mancano ancora sei giorni al derby, ma le indiscrezioni portano a pensare che mister Gattuso possa affidarsi all’undici più collaudato
Milan-Inter si avvicina a grandi passi. Il derby della Madonnina non emetterà ancora sentenze definitive per la stagione ma, a seconda dell’esito, potrebbe indirizzare pesantemente i destini di una delle due squadre. La ragione si scova analizzando la classifica: dopo 27 turni, infatti, il Milan ha 51 punti in classifica (5 vittorie di fila) e, addirittura, inizia a vedere all’orizzonte la sagoma del Napoli secondo, a quota 56. La lotta per la Champions, però, è serrata: l’Inter non molla ed è quarta a un solo punto di distanza. La Roma, vincendo stasera con l’Empoli, si riporterebbe a – 4 dai rossoneri. Servirà dunque una grande prova, domenica sera, per sferrare un colpo potenzialmente letale ai cugini nerazzurri.
Verso Milan-Inter: Gattuso, fiducia agli “11 titolarissimi”?
La sensazione è che, dopo il moderato turnover di sabato sera contro il fanalino di coda Chievo Verona, mister Gennaro Gattuso tornerà a puntare con decisione su quei calciatori che danno più garanzie, sia a livello tattico che di tenuta atletica.
Tornerà certamente Rodriguez sulla fascia sinistra: a lasciargli spazio sarà Laxalt, titolare contro i clivensi. Anche Conti, autore di una prova incerta, cederà il suo posto a Davide Calabria. Qualche incertezza in più in mezzo al campo: Lucas Biglia ha fatto molto bene al suo rientro, siglando anche il gol dell’iniziale vantaggio a Verona. Bakayoko, però, dovrebbe comunque trovare spazio nello scacchiere.
Milan-Inter: nel tridente torna Hakan Calhanoglu
Passando poi al tridente avanzato, non ci sono dubbi sulla presenza di bomber Piatek, ancora una volta decisivo nella partita del Bentegodi. Accanto a lui, dovrebbe tornare ad agire sulla sinistra Calhanoglu, diventato padre e sostituito nello scorso match da Samu Castillejo.
A destra, nonostante prosegua il suo momento negativo, Gattuso dovrebbe confermare Jesus Suso. Sarebbe d’altronde un controsenso: il mister ha dimostrato di voler attendere tutti i pilastri della squadra nei momenti di difficoltà. Lo ha fatto con Bakayoko e Calhanoglu, sarà così anche per il numero 8 rossonero.