Domani il Milan affronterà il Sassuolo, terza forza del campionato. Ecco i segreti della squadra allenata da De Zerbi, profeta del gioco posizionale
Per il Milan di Gattuso, in difficoltà dopo un avvio deludente, non poteva esserci avversario peggiore. Domani sera, al Mapei Stadium, i rossoneri proveranno a sfatare il doppio tabù Sassuolo-De Zerbi per uscire dalla crisi. Non sarà compito facile, dato che i nero-verdi sono terzi in classifica, con quattro vittorie in sei incontri. Merito dell’allenatore degli emiliani che, sulla scia di Guardiola e Pochettino, ha importato in Italia un particolare stile di gioco.
Il Sassuolo Di De Zerbi come il City e il Tottenham
Il segreto della squadra sembra racchiuso in due parole: gioco posizionale. Un’idea portata ai massimi livelli da Pep Guardiola e ripresa da tecnici emergenti, come l’argentino Mauricio Pochettino. Di cosa si tratta? La Gazzetta dello sport ci spiega che è uno stile di gioco in cui i calciatori devono occupare una determinata posizione in campo, in base a dove si trova il pallone.
L’obiettivo del calcio posizionale è quello di far sì che ci sia sempre un uomo libero, in grado di compiere una giocata potenzialmente pericolosa: il cosiddetto “terzo uomo”. Per proporre questo tipo di gioco bisogna sempre mantenere l’iniziativa e fare un possesso, mai sterile o fine a se stesso. Di solito, un passaggio verticale deve sempre essere seguito da uno orizzontale: questo, per permettere alla squadra di seguire il gioco.
Sassuolo, numeri da big
Le statistiche, al momento, sembrano dare ragione a Roberto De Zerbi. Il Sassuolo, terza forza della Serie A, ha il miglior attacco del torneo (14 reti segnate) e, soprattutto, vince anche cambiando uomini e moduli. I neroverdi passano tranquillamente dal 3-5-2 al 4-3-3: la vittoria con la Spal, poi, è arrivata con 7 titolari diversi rispetto alla precedente partita. Per Gattuso e il Milan è prevista una serata difficile.
