Al vertice a Ramstein, il ministro Crosetto ribadisce il sostegno all’Ucraina: “Bisogna passare dalle parole ai fatti il prima possibile”.
Al vertice di Ramstein le decisioni per rafforzare ulteriormente la difesa dell’Ucraina sono importanti. Gli Usa e gli alleati si riuniscono ancora per decidere sulle prossime strategie da mettere in atto: intervengono subito gli Stati Uniti, ma non mancano all’appello neanche Italia, Finlandia, e tutti i Paesi che hanno stretto alleanza col patto di Tallinn.
“La guerra peggiorerà”
Alla riunione del Gruppo di Contatto per la difesa dell’Ucraina, al vertice di Ramstein, il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto ribadisce il rischio di una nuova offensiva russa in primavera. Ricordando che le truppe russe hanno formato oltre 300mila nuove reclute, ci si aspetta “nelle prossime settimane un inasprimento della guerra con un aumento esponenziale degli attacchi via terra che andranno ad aggiungersi a quelli missilistici portati dalla Russia”.
L’Italia non tentenna sul sostegno che continuerà a dare al Paese ucraino. “Continueremo a fare la nostra parte”, dichiara il ministro, parlando al collega ucraino Oleksii Reznikov: “Non vi lasceremo soli di fronte a una vile aggressione. Siamo e resteremo al fianco del popolo ucraino a difesa di democrazia e libertà”.
Totale sostegno all’Ucraina
Il ministro ha spiegato che ogni nazione fornirà all’Ucraina – oltre che materiale civile – materiale militare, come batterie antimissili e mezzi terrestri, per fronteggiare il probabile peggioramento del conflitto. Tutti i partecipanti hanno, infatti, confermato il pieno sostegno al popolo ucraino, anche se la Germania resta ancora ostile all’invio di armi in Ucraina: la Polonia minacciato infatti che se continua a mettersi di traverso, fornirà i carri anche senza il permesso.
A Ramstein il ministro Crosetto ha ribadito che l’Italia continuerà a fare la sua parte, confermandolo anche durante i diversi incontri esterni avuti con il Segretario Generale della NATO, Jens Stoltenberg, con l’omologo ucraino, Oleksij Reznikov, e con i rappresentanti di altri Paesi Alleati e partner.