Vertice a Palazzo Chigi, accordo sul carcere agli evasori, slittano Pos e tetto al contante

Vertice a Palazzo Chigi, accordo sul carcere agli evasori, slittano Pos e tetto al contante

Si è concluso il vertice di maggioranza a Palazzo Chigi. Accordo trovato sul carcere agli evasori e sui Pos.

ROMA – Si è concluso dopo due ore circa il vertice di maggioranza a Palazzo Chigi sulla manovra. Il primo via libera era arrivato nel tardo pomeriggio dopo il faccia a faccia tra Di Maio e il premier Conte che aveva portato ad un accordo sul carcere per gli evasori. La discussione dovrebbe essersi spostata anche sui pos per i pagamenti elettronici e l’aliquota del 15% sulla partita Iva.

Un faccia a faccia che ha visto presente anche il ministro dell’Economia. In nottata sono arrivate le prime indiscrezioni. Accordo trovato sul carcere agli evasori che sarà inserito nel decreto fiscale. “Sono previste pene – ha detto Bonafede all’uscita da Palazzo Chigi – da 4 a 8 anni partendo da una somma evasa da 100mila euro“.

Vertice di maggioranza: accordo trovato su carcere agli evasori

Fumata bianca al vertice di maggioranza. Palazzo Chigi, PD e M5s hanno trovato l’accordo sia sul carcere agli evasori fiscali che sul Pos. Il primo provvedimento dovrebbe essere inserito nel decreto fiscale mentre sul secondo il governo sembra volere sforbiciare le commissioni bancarie prima di introdurre l’obbligo per i commercianti. Per questo motivo l’obbligo è stato rimandato al luglio 2020. In stand-by la questione delle partite Iva.

Palazzo Chigi

Le reazioni politiche

Da parte di Italia Viva nessuna conferma sull’accordo: “Noi siamo tranquilli e fuori da tutto – spiegano dal partito di Renzi – sono gli altri a litigare tra cui Di Maio e Conte. Noi abbiamo una soluzione per abolire partite Iva e Sugar Tax. Se non le accolgono oggi, le accoglieranno in Parlamento. E su Quota 100 non cambiano idea“.

Soddisfazione da parte del PD: “L’intesa sull’inasprimento delle norme per i grandi evasori – ha commentato Franceschini – rientra nella strategia di lotta all’evasione. Il fatto che nel decreto fiscale sia previsto che le norme entreranno in vigore solo al momento della conversione ci garantisce di approfondire effetti e conseguenze in Parlamento”.

Gli fa eco Di Maio: “Approvati i provvedimenti chiesti con forza dal M5s. D’ora in poi chi evaderà centinaia e centinaia di migliaia di euro sarà punito con il carcere. Le multe sul mancato uso del Pos sono posticipate al luglio 2020. Prima bisogna trovare un accordo sull’abbassamento dei costi delle commissioni delle carte di credito e dei dispositivi per il pagamento“.

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