Vertice di maggioranza su riforma Csm e Autostrade

Vertice di maggioranza su riforma Csm e Autostrade

Vertice di maggioranza su riforma Csm e Autostrade. Bonafede: “Chi entra in politica non farà il magistrato”.

ROMA – Doppio vertice di maggioranza su riforma Csm e Autostrade. Il premier Conte ha riunito i capidelegazione e i rispettivi ministri competenti per iniziare ad affrontare due temi delicati per il futuro di questo esecutivo. Si è trattato di un primo passo con le parti che si dovranno rivedere nelle prossime settimane per trovare un accordo definitivo.

Vertice di maggioranza su Autostrade

Il primo vertice di maggioranza è stato su Autostrade. All’incontro oltre i capidelegazioni e il premier Conte hanno preso parte anche i ministri Paola De Micheli e Roberto Gualtieri. Secondo quanto riferito dall’Adnkronos, il presidente del Consiglio avrebbe fatto il punto della situazione.

Un incontro per affrontare uno degli argomenti più delicati per questa maggioranza. Il ministro Bonafede avrebbe chiesto un approfondimento sulla questione alla De Micheli e nei prossimi giorni ci potrebbero essere ulteriori vertici sulla questione.

Palazzo Chigi

Vertice di maggioranza sulla riforma Csm

Terminato il vertice su Autostrade, il premier Conte ha preso parte alla riunione di maggioranza sulla riforma del Csm. Un primo passo su uno dei temi più discussi all’interno dell’alleanza del Governo.

Poco prima dell’incontro il ministro Bonafede è intervenuto nel Question Time della Camera: “Sto pensando al blocco definitivo delle porte girevoli fra politica e magistratura. Chi sceglie di entrare in politica deve essere consapevole di non poter tornare a fare il magistrato subito dopo la fine del suo mandato. Con questa scelta, infatti, si compromette l’essenza di terzietà che deve contraddistinguere chi giudica i cittadini“.

E sulla riforma del Csm ha detto: “Non possiamo più attendere. Il progetto normativo era stato oggetto di ampio confronto e condivisione della maggioranza già prima dell’emergenza coronavirus. Io da ministro non devo alimentare le polemiche, ma risolvere i problemi con azioni concrete. Per questo motivo auspico che si trovino possibili convergenze con le forze di opposizione“.

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