Nuove misure dal 7 gennaio, tensione al vertice di maggioranza. Iv: “Piano vaccini insufficiente. Non ci sono certezze”

Nuove misure dal 7 gennaio, tensione al vertice di maggioranza. Iv: “Piano vaccini insufficiente. Non ci sono certezze”

Vertice Governo-Cts per le possibili nuove misure dal 7 gennaio. Iv attacca: “Non ci sono certezze”.

ROMA – E’ un vertice ad alta tensione quello tra Governo e Cts per decidere se varare delle misure ancora più dure dal 7 gennaio. Le indicazioni degli scienziati, appoggiate dai ministri rigoristi, sembrano essere quelle di mantenere le restrizioni per evitare la terza ondata. Il premier Conte e Italia Viva più cauti per paura di proteste sociali e, soprattutto, provvedimento che potrebbero non essere rispettati dai cittadini perché stanchi.

Le ipotesi

Le ipotesi al vaglio degli inquirenti sembrano essere dure. Prorogare una specie di zona gialla rafforzata fino al 15 gennaio oppure fare un nuovo dpcm all’8 gennaio con la durata di un mese.

A fare i conti con le nuove restrizioni dovrebbero essere ancora ristoranti e bar, pronti ad essere chiusi anche a pranzo. Una misura che rischia di essere molto costosa, con ristori che potrebbero non essere sufficienti a coprire le perdite registrate in questo periodo. Le riflessioni sono in corso e nelle prossime ore possibile un confronto con i governatori. Da decidere anche il destino della scuola.

Giuseppe Conte

Italia Viva contro il Governo: “Non ci sono certezze”

Misure che sono duramente contestate da Italia Viva. “Ancora una volta verifichiamo l’insufficienza del sistema sanitario, sancita dalla necessità di far scattare le Regioni arancione o rosse con soglie di Rt più basse di quanto indicato in precedenza […]. E si verifica l’insufficienza e la poca chiarezza sul Piano vaccinale – ha attaccato la ministra Bellanova, riportate dall’AdnKronosil messaggio di restare a casa è insufficiente sia dal punto di vista psicologico che economico. Se si vuole uscire da questo stallo bisogna fare un tracciamento puntuale e fare chiarezza sui vaccini. Noi alle persone chiediamo sacrifici, ma c’è bisogno di certezze e io non le vedo“.

E poi una critica ai ristori: “Dobbiamo mantenere i patti con le categorie penalizzate. Sappiamo che il settore della ristorazione è tra i più penalizzati e gli aiuti vanno quantificati nel prossimo Dl. E vanno decisi ristori adeguati per il sistema agroalimentare, su cui ricadono le misure prese“.

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