Nuovo vertice tra Governo e Regioni in vista del nuovo Dpcm, Zampa: “complicato cercare di fare una misura sartoriale basata su zone”.
La trattativa per il licenziamento del nuovo dpcm entra nella fase finale con un nuovo vertice Regioni-Governo. Si tratta probabilmente dell’ultimo confronto prima del via libera al nuovo decreto che dovrebbe essere presentato e approvato entro la serata del 3 novembre. In linea quindi con le dichiarazioni in Parlamento del Premier Conte, che aveva presentato la necessità di chiudere i lavori prima della giornata di mercoledì. Nel corso del pomeriggio del 3 novembre è emersa l’ipotesi di un’ulteriore slittamento, con il decreto che potrebbe essere approvato e presentato nella giornata del 4 novembre.
Emergenza coronavirus, nuovo vertice Regioni-Governo
Nel pomeriggio del 3 novembre il Governo e le Regioni tornano a confrontarsi sul nuovo dpcm. Se le misure a livello nazionale sono sostanzialmente stabilite, le misure da applicare alle Aree di rischio sono ancora un’incognita e dividono i Presidenti delle Regioni e il governo.
“Vedremo tra qualche ora in che misura il governo deciderà. Ma se saremo costretti a sospendere qualcuna delle nostre attività, sarà una sospensione che vogliamo breve, per essere pronti a ripartire come prima senza doverci più fermare“, ha dichiarato il Presidente della Regione Piemonte Cirio.
Zampa, “Sarà un lockdown simile al modello tedesco”
“È abbastanza complicato cercare di fare una misura sartoriale basata su zone, è uno sforzo grandissimo che stiamo facendo. Il tentativo è non paralizzare il paese, voglio che sia chiaro. Non sarà un lockdown rigido, ma simile al modello tedesco, light“, ha dichiarato Zampa come riferito dall’ANSA, annunciando una stretta significativa ma non ai livelli delle misure adottate in occasione della prima ondata dell’emergenza.