Vertice Ue: “L’Europa si prepari alla guerra”

Vertice Ue: “L’Europa si prepari alla guerra”

A Bruxelles, al via il Vertice Ue con l’obiettivo di preparare i cittadini a possibili crisi di sicurezza legate alle minacce di guerra.

Il Consiglio Europeo, al via oggi a Bruxelles, parte con un chiaro intento: preparare i cittadini a possibili crisi di sicurezza dovute alle minacce di guerra ed in particolare a quella in Ucraina con la Russia. Dopo i messaggi dei giorni scorsi arrivati dall’Alto Rappresentante Ue, Josep Borrell, ecco il vertice Ue ribattezzato “summit di guerra”.

Josep Borrell

Vertice Ue: obiettivo preparare i cittadini

L’Europa si prepara a fronteggiare le minacce di Putin e, anche per questo, il vertice Ue che parte oggi sarà di fondamentale importanza.

Quello che si apre nella giornat aodierna sarà un vero e proprio vertice di guerra con l’obiettivo di preparare i cittadini a possibili crisi di sicurezza. Da quanto si legge nella bozza di conclusioni del Consiglio: “Serve un approccio che tenga conto di tutti i rischi”.

L’Ansa riporta anche altri passaggi sottolineati proprio dal Consiglio Europeo che vede la necessità “imperativa” di una “preparazione militare-civile rafforzata nonché coordinata” ma anche una “gestione strategica delle crisi nel contesto dell’evoluzione del panorama delle minacce”.

Per questa ragione, il summit a Bruxelles dovrà servire a portare avanti i lavori e a proporre “azioni per rafforzare la preparazione e la risposta alle crisi a livello dell’Ue in un approccio che tenga conto di tutti i rischi e di tutta la società, in vista di una futura strategia di prontezza”.

Gli altri temi del Consiglio Europeo

Come anticipato, il Consiglio Europeo si riunisce oggi e venerdì a Bruxelles con diversi temi sul tavolo. In particolare di politica estera. In primo piano le guerre alle porte dell’Europa che avranno, si suppone, priorità sulle tematiche economico-finanziarie.

Il vertice a Bruxelles dovrebbe avviarsi con un pranzo con il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, dal quale si attendono novità sull’indagine in corso sulle accuse rivolte all’Unrwa da Israele. In questo senso, eventuali novità potrebbero influenzare in modo positivo anche il dibattito sul Medio Oriente.

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