Vessata con calci e pugni alla pancia mentre è incinta: l’orribile incubo

Vessata con calci e pugni alla pancia mentre è incinta: l’orribile incubo

Una vicenda terribile è stata scoperta ai danni di una donna vessata con calci, pugni e non solo alla pancia mentre è incinta.

Un vero e proprio incubo, quello vissuto da una donna da parte del compagno che, durante alcuni scatti di ira, abusava di lei con colpi, insulti e minacce. La vicenda ha visto la vittima essere vessata ripetutamente mentre era incinta del figlio del suo aggressore. Ad intervenire sul caso, gli agenti del commissariato di Tivoli.

Vessata con colpi e pugni mentre è incinta: i fatti

Secondo quanto si apprende anche da Leggo, una donna è stata vittima di maltrattamenti terribili da parte del suo compagno. La ragazza in gravidanza è stata vessata con calci e pugni sul pancione ma anche insultata e ripetutamente colpita da scenate inspiegabili da parte dell’uomo. Da quanto riportato, pare che il tutto sia iniziato dalle prime settimane di gestazione della donna che avrebbe subito immeditamente brutali violenze fisiche e psicologiche.

Il compagno della donna, in più occasioni, l’avrebbe colpita, strattonata, schiaffeggiata con episodi che hanno visto la ragazza sbattere violentemente la pancia. Non solo. L’aggressore le avrebbe più volte sferrato calci e pugni all’addome durante i suoi scatti d’ira dovuti anche all’assunzione di alcol. La vittima è riuscita a chiedere aiuto rivolgendosi alla famiglia e poi agli agenti del commissariato di Tivoli.

I dettagli sull’aggressore

Dalle informazioni riportate sempre da Leggo, le indagini disposte dalla procura e svolte dal commissariato di Tivoli e anche dal personale di polizia giudiziaria hanno permesso di accertare che l’uomo effettivamente abbia compiuto violenza ai danni della compagna. Adesso, l’aggressore dovrà rispondere del reato di maltrattamenti in famiglia, aggravato dall’avanzato stato di gravidanza della compagna. Per lui, adesso, è stato imposto il divieto di avvicinamento a non meno di 500 metri dalla compagna, diventata ora ex, e dai luoghi da lei abitualmente frequentati, con applicazione del braccialetto elettronico e divieto di comunicazione.

Argomenti