Via Crucis dedicata ai migranti. Salvini: qui non c’è spazio

Via Crucis dedicata ai migranti. Salvini: qui non c’è spazio

Il ministro Salvini risponde ai vescovi a poche ore dalla Via Crucis: “Non possiamo ospitare tutti. I porti restano chiusi”.

ROMA – Nuova polemica tra la Chiesa e il ministro Matteo Salvini. La Via Crucis di questa Pasqua sarà dedicata ai migranti ma il vicepremier – approfittando dell’incontro con il figlio di Bolsonaro – lancia un chiaro messaggio ai vescovi: “Mi permetto – sottolinea – di augurare una buona Santa Pasqua a tutti, anche ai vescovi che pensano che ci sia spazio per mezzo mondo in Italia. Temo di doverli smentire“.

Ho letto oggi – aggiunge – che un cardinale del Lussemburgo vuole che l’Europa accolga tutti. Non so se c’è spazio in Lussemburgo ma in Italia sicuramente no. Su questo io non cambio idea“.

Papa Francesco alla Via Crucis: “Porti chiusi ai migranti per calcoli politici”

Papa Francesco durante la via Crucis si è soffermato sui migranti chiedendo ai fedeli di pregare per tutte le croci del mondo: “Anche quella dei migranti che trovano le porte chiuse a causa della paura e dei cuori blindati dai calcoli politici“.

Il Pontefice in questo venerdì santo ha elencato tutte le croci che attanagliano il mondo: “La croce delle persone affamate di pane e di amore, delle persone sole, delle persone assetate di giustizia e di pace, delle persone che non hanno il conforto della fede, degli anziani, dei piccoli, dell’umanità che vaga nel buio dell’incertezze e nell’oscurità della cultura del momentaneo, delle famiglie spezzate dal tradimento, dei consacrati“.

Bergolio ha continuano il suo elenco: “La croce dei tuoi figli, che credendo in Te e cercando di vivere secondo la Tua parola, si trovano emarginati e scartati perfino dai loro familiari e dai loro coetanei, la croce della Tua Chiesa che, fedele al Tuo Vangelo, fatica a portare il Tuo amore, perfino gli stessi battezzati“.

La croce della Chiesa – conclude il Pontefice – che si sente assalita continuamente dall’esterno e dall’interno. La croce della nostra casa comune che appassisce seriamente sotto i nostri occhi egoistici e accecati dall’invidia e dal potere“.