Via il Green Pass a chi rifiuta la terza dose di vaccino?

Via il Green Pass a chi rifiuta la terza dose di vaccino?

Una delle ipotesi in circolazione sul Green pass e la somministrazione della terza dose di vaccino contro il Covid.

Intervistato da il Messaggero, Walter Ricciardi, consulente del Ministero della Salute, ha parlato dell’emergenza sanitaria e delle valutazioni in corso sul Green Pass, con le regole della certificazione verde che potrebbero essere riviste nel mese di dicembre per far fronte a due problemi: il calo dell’efficacia dei vaccini e i test rapidi poco affidabili.

No ad un nuovo lockdown

La certezza degli esperti è che anche a fronte della ripresa dei contagi l’Italia non cadrà in un nuovo lockdown generalizzato. Le misure restrittive in vigore hanno dimostrato la loro efficacia, e il riferimento è soprattutto al sistema a colori, quindi con lo spostamento delle Regioni in zona Bianca, Gialla, Arancione o Rossa in base al quadro epidemiologico specifico.

Coronavirus

La terza dose e il Green Pass

Al momento la strategia anti-Covid dell’Italia si concentra principalmente sulla campagna di vaccinazione. Il governo mira a raggiungere le persone che non hanno ricevuto neanche una dose e spinge sulla somministrazione della terza dose di vaccino, che dal 1 dicembre coinvolgerà gli over 40. Proprio la terza dose, alla luce degli ultimi dati sull’efficacia dei vaccini, sta assumendo un ruolo di primaria importanza in questa nuova fase dell’emergenza.

I dati pubblicati dall’Iss mostrano un calo dell’efficacia dei vaccini contro il contagio a sei mesi di distanza dalla vaccinazione. La terza dose quindi serve a potenziare la protezione e a limitare la diffusione del virus.

Una delle ipotesi avanzate da Ricciardi nel corso della sua intervista a il Messaggero è di togliere il Green Pass se si rifiuta la somministrazione della terza dose, che sembra necessaria per contrastare la diffusione del Covid.

La validità della certificazione verde

E l’ipotesi di Ricciardi fa scopa con una delle ipotesi che circolano in questi giorni, ossia quella di ridurre la validità del Green Pass da dodici a sei o nove mesi. Questo in virtù dei dati sull’efficacia dei vaccini contro il contagio. E il risultato è lo stesso. Chi non si sottopone alla somministrazione della terza dose di fatto si ritrova senza certificazione verde.

A dicembre una verifica sulle misure anti-Covid

Da Palazzo Chigi filtra comunque un cauto ottimismo. Al momento non sono previsti interventi restrittivi. A dicembre si procederà con un’analisi della situazione anche in vista delle festività natalizie, che potrebbero essere regolamentate con nuove misure restrittive.