Via libera al prestito garantito a Fca. Le condizioni concordate: investimenti in Italia, niente delocalizzazioni e mantenimento della piena occupazione.
Via libera al prestito garantito a Fca. Il prestito, come confermato dall’ANSA, è stato registrato dal controllo preventivo della Corte della Conti, come da prassi.
Si tratta dell’ultimo passaggio burocratico che precede la fase operativa, ossia l’erogazione del prestito garantito.
Via libera al prestito garantito richiesto da Fca
Fca aveva chiesto un prestito da sei miliardi circa con garanzia SACE. La richiesta da parte di Fca, in linea con la normativa alla luce dei provvedimenti adottati dal governo contro l’emergenza coronavirus, aveva fatto discutere e aveva diviso l’opinione pubblica.
Il governo ha deciso di dare un segnale concreto al mondo dell’auto accogliendo la richiesta avanzata dal gruppo, che dal punto di vista occupazionale ed economico rappresenta una delle principali realtà italiane. Realtà da tutelare dall’emergenza coronavirus che ha messo in ginocchio il settore dei motori.
Le condizioni
Il governo ha posto delle condizioni stringenti a Fca, che si impegna, o meglio si vincola, ad investire 5,2 miliardi di euro in Italia, a mantenere la piena occupazione e ovviamente ad evitare la delocalizzazione delle linee produttive dei suoi modelli.
Settore dell’auto in crisi
Il prestito garantito a Fca, alla luce delle condizioni poste, ha evidentemente lo scopo di tutelare il livello occupazionale in Italia. Fca rappresenta una delle principali realtà sul panorama italiano e sostenere il gruppo significa contribuire al mantenimento del livello occupazionale garantito da una realtà in grado di dare lavoro a migliaia di persone in Italia.