La scelta di Meloni di condividere il video dello stupro ha suscitato critiche da ogni parte.
Ancora un episodio di cronaca infiamma la campagna elettorale e soprattutto i due maggiori leader Letta e Meloni. La leader di FdI ha scelto di condividere il video pubblicato su alcuni quotidiani dello stupro accaduto a Piacenza per sottolineare la necessità di sicurezza nelle nostre città e di controllo dei confini. Il Pd – ma anche Carlo Calenda – ha subito condannato la scelta di Meloni di pubblicare un video disgustoso su cui ora è stato aperto un fascicolo.
Non è l’unico episodio che ha travolto i due partiti ma la lotta tra Letta e Meloni era già animata da grandi polemiche a causa di un altro video pubblicato dalla leader romana. FdI ha deciso di puntare sullo sport e Meloni ha pubblicato un video promozionale di questo aspetto del partito per aiutare i giovani a non cedere, grazie allo sport, alle devianze. E’ su questa parola che è scoppiato il putiferio. Letta ha replicato dicendo “Viva le devianze” puntando sulla forza della diversità .

Le devianze secondo Giorgia Meloni
Meloni ribatte stupita dell’affermazione di Letta e fa un elenco di quelle che lei considera devianze. n parallelo Fdi ribadisce il concetto, presentando un elenco che comprendeva “droga, alcolismo, tabagismo, ludopatia, autolesionismo, obesità , anoressia, bullismo, babygang, hikikomori”. Laura Boldrini condanna il concetto di devianze “da Ventennio”. Il Pd ribatte: “Questa lista non è solo schifosa. E’ un oltraggio a tutte quelle persone che soffrono, che combattono, che vivono la loro vita. L’obesità , una devianza? L’anoressia? L’autolesionismo? Venitelo a dire alle famiglie” ribatte il deputato dem Sensi.
Anche Carlo Calenda si inserisce nel dibattito sulle devianze. “Definire deviante una persona con patologie dell’alimentazione è da ignoranti pericolosi. Enrico Letta che risponde viva le devianze è livello quarta elementare” scrive in un tweet schifato dai suoi avversari il leader di Azione.